Funzioni di polizia amministrativa: vittoria degli assessori siciliani. Dopo anni di battaglie, finalmente anche i Comuni dell’Isola avranno le stesse competenze del resto d’Italia.
La Sicilia non è più un’eccezione. Con il via libera del Consiglio dei Ministri al decreto legislativo che attua l’art. 31, comma 4, dello Statuto siciliano, i Comuni dell’Isola potranno finalmente rilasciare in autonomia le autorizzazioni per spettacoli, manifestazioni pubbliche e attività similari, come già avviene in tutte le altre regioni italiane dal 1977.
Un traguardo storico che porta la firma della rete Re.A.C.T.S. – Rete degli Assessori alla Cultura, Turismo e Spettacolo dei Comuni siciliani, protagonista in questi anni di una battaglia civile e trasversale, portata avanti senza bandiere politiche ma con un’unica visione: garantire pari diritti ai territori siciliani e semplificare procedure che da decenni rappresentavano un vero e proprio labirinto burocratico.
🔹 Nel 2022 il Re.A.C.T.S. lanciava un appello al nuovo Governo e al Parlamento, chiedendo l’estensione delle semplificazioni introdotte dall’art. 38 bis della L. 120/2020.
🔹 Nel 2023 la Corte costituzionale confermava la legittimità del trasferimento delle funzioni agli enti locali, aprendo di fatto la strada al decreto attuativo.
🔹 Nel 2024 il Governo regionale Schifani approvava lo schema di decreto legislativo, oggi definitivamente adottato da Palazzo Chigi.
Il provvedimento, articolato in 5 articoli, chiarisce che il trasferimento non comporterà oneri aggiuntivi per i Comuni, trattandosi di competenze già gestite ordinariamente dal personale in servizio. Restano ferme le funzioni di vigilanza e controllo del Prefetto, con la possibilità di sospendere o annullare autorizzazioni per motivi di sicurezza pubblica.
“È un risultato che premia anni di impegno e che restituisce dignità ai nostri Comuni – dichiarano gli assessori della rete Re.A.C.T.S. –. Finalmente anche in Sicilia la cultura e lo spettacolo non saranno più ostaggio di trafile inutili che scoraggiavano amministratori, operatori e associazioni. Questo passaggio ci consente di guardare con più fiducia alle prossime stagioni culturali, puntando su una programmazione più libera, rapida e sicura”.
Gli Assessori della rete ringraziano il Presidente Renato Schifani che, pur con qualche tempo in più, ha avuto il merito di portare a compimento un iter complesso, ereditato da anni precedenti e già avviato sotto la presidenza regionale passata. Una scelta di responsabilità che chiude definitivamente una vicenda storica e restituisce ai Comuni siciliani ciò che spettava loro da decenni.
Grande soddisfazione anche dall’ANCI Sicilia, che ha sottolineato come questa riforma rappresenti “una semplificazione attesa da decenni e una conquista per tutti gli enti locali siciliani”.
Dopo anni di attese e di battaglie, oggi la Sicilia si riallinea al resto d’Italia. Una vittoria della politica, ma soprattutto delle comunità locali che potranno finalmente programmare eventi e manifestazioni senza più zavorre burocratiche.