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Sull'inchiesta: "Fra oggi e domani parlerò con i probiviri"

Galvagno tira le somme sull’attività dell’Ars: “Mancato voto sui Consorzi di bonifica è uno schiaffo” CLICCA PER IL VIDEO

martedì 29 Luglio 2025

L’ultimo anno a Sala d’Ercole, fra opportunità colte ed occasioni sprecate. A tirare le somme è il presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gaetano Galvagno, intervenuto questa mattina a Palazzo dei Normanni durante la tradizionale cerimonia del ventaglio. Durante il confronto con i giornalisti, il tema più gettonato è stato quello relativo all’inchiesta che vede coinvolto l’esponente di Fratelli d’Italia. “Ho consegnato tutta la documentazione in mio possesso ai probiviri“, ha dichiarato in conferenza stampa l’esponente meloniano. Poi un passaggio sulle leggi approvate all’Ars, ma soprattutto su quelle affossate in aula. Elenco dei rimpianti sulla cui cima Galvagno colloca la riforma dei Consorzi di bonifica e il ddl Enti locali.

I numeri dell’Ars degli ultimi dodici mesi

Una conferenza stampa aperta dai numeri prodotti dall’attività parlamentare. Sono 960 i disegni di legge presentati all’Ars, contro gli 862 della scorsa legislatura. Di questi, 809 sono di stampo parlamentare, mentre 151 governativi. Sala d’Ercole ha approvato 79 leggi, 6 impugnate dallo Stato. Sono invece 642 le interrogazioni parlamentari con richiesta di risposta scritta. Di queste, 340 hanno trovato risposta. “Abbiamo definito gli ultimi dati – ha dichiarato Gaetano Galvagno -. Li abbiamo voluti raccontare durante la cerimonia del ventaglio. C’è stato un incremento delle leggi approvate rispetto alla XVII legislatura. Abbiamo constatato che, rispetto al passato, c’è stato un aumento dei disegni di legge ma anche delle risposte alle interrogazioni. Numeri assolutamente confortanti“.

I rimpianti: Consorzi di bonifica e riforma degli Enti locali

Molto è stato fatto. Molto altro è rimasto nei cassetti di Sala d’Ercole a causa della differenza di vedute dei vari parlamentari. “Dopo il lavoro importante fatto in commissione e in aula sull’agricoltura e sul turismo, non approvare la riforma dei Consorzi di bonifica credo sia un grandissimo schiaffo – spiega il presidente dell’Ars -. Non vedo ragione per non affrontare il ddl Enti locali, incardinato in aula ma su cui ci sono delle perplessità. Queste riforme vanno trattate, poi l’aula si esprime come crede. C’è grande sintonia con il presidente Schifani rispetto a quelli che sono i lavori d’aula. Ci auguriamo di portare a casa qualche altro risultato, soprattutto sul tema delle liste d’attesa sugli ospedali. Mi auguro che non ci siano divisioni su un tema del genere“.

Il passaggio sull’inchiesta: “Entro 48 ore sarò audito dai probiviri”

A prendersi la scena del dibattito è stata l’inchiesta che vede coinvolto il presidente dell’Ars. E’ lo stesso Galvagno ad annunciare che, entro 48 ore, parlerà con il collegio dei probiviri di Fratelli d’Italia. Organo di controllo del partito che dovrà decidere sulla sua posizione. “Sto attendendo in maniera silenziosa. Ho evitato qualsiasi genere d’esternazione. Sto mantenendo un profilo di altissima responsabilità, essendo collaborativo con chi sta facendo delle indagini“.

Ad oggi io non ho nè una chiusura delle indagini nè una richiesta di rinvio a giudizio – ha aggiunto -. Mi è stato chiesto di presenziare all’interno dell’aula, cosa a cui non mi sono sottratto. Non ho avuto da parte di nessun gruppo parlamentare una richiesta di dimissioni. Ho consegnato tutto quello che ho in mano al collegio dei probiviri che incontrerò fra oggi e domani. Se ho sentito Arianna Meloni? No, ma sono costantemente in contatto con il mio coordinatore regionale, ovvero l’onorevole Luca Sbardella“.

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