In una nota stampa indirizzata anche alle istituzioni del territorio, alle studentesse, agli studenti e ai cittadini della provincia di Agrigento, il presidente del Consorzio Universitario Empedocle, Giovanni Perino, fa il punto a un anno dell’insediamento e delinea il percorso di rilancio della realtà universitaria nella provincia agrigentina.
“Nell’esercitare con trasparenza il dovere di rendicontazione verso la comunità agrigentina, desidero condividere le principali risultanze dell’analisi gestionale dell’ECUA e, soprattutto, le decisioni che intendiamo assumere per garantire continuità e sviluppo alle attività accademiche nella provincia di Agrigento: l’ECUA è pronto a rilanciare la propria azione a servizio del territorio, grazie a un piano di azioni strategiche che mira a garantire continuità e sviluppo alle attività accademiche nella nostra Provincia.
Sin dall’insediamento, il CdA attualmente in carica ha lavorato per ottenere la modifica legislativa finalizzata all’ampliamento della compagine associativa. Grazie a alla modifica della L.R. 26 marzo 2002, n. 2 (art. 66, comma 1) e della L.R. 20 giugno 2019, n. 10 (art.35, comma 1 bis), oggi il Consorzio è pronto ad accogliere l’ingresso di nuovi soci, coinvolgendo Comuni, fondazioni e organismi del terzo settore che vogliano investire nella formazione superiore del territorio. L’ECUA è anche aperto anche a nuove forme di collaborazione: per esempio anche con gli ordini professionali impegnati sul fronte dei crediti professionali.
Si tratta di un cambiamento importante: più soci e più collaborazioni significano più risorse, nuove competenze e una rappresentanza territoriale ancora più ampia; elementi chiave per innalzare la qualità dell’offerta accademica e contrastare lo spopolamento giovanile.
Per una rinnovata assunzione di responsabilità, nelle prossime settimane porteremo in Assemblea una proposta di aumento delle quote consortili ripartita in maniera equa e sostenibile: un passo necessario per assicurare la copertura dei fabbisogni correnti e il prosieguo dei progetti avviati.
É noto che il Contenzioso del Consorzio con l’Università degli Studi di Palermo (sorto nel 2016 per fatti ancor più lontani nel tempo, anni 2008/2011) ha avuto riflessi negativi sull’offerta accademica, intanto con la chiusura di diversi corsi di laurea e, sino a oggi, sottraendo risorse che potrebbero avere un impiego più coerente agli scopi del Consorzio stesso, ovvero promuovere didattica, ricerca e servizi agli studenti.
Questo CdA ha dato una svolta facendosi promotore del ritrovato dialogo Istituzionale e avviando con Unipa anche un percorso di definizione transattiva che contiamo di concludere entro l’anno, apparendo irragionevole altra e diversa definizione. Analogamente aspiriamo che il contenzioso con la Provincia regionale possa trovare una pacifica soluzione, auspicando anche il rientro della Provincia di Agrigento nella compagine consortile.
Negli ultimi dieci anni il Consorzio ha formato oltre cinquemila laureati, attivato progetti di ricerca applicata e creato reti con il tessuto produttivo locale: difendere e potenziare questo patrimonio non è solo una questione di bilancio; è una scelta di politica culturale ed economica che riguarda il futuro di tutto il territorio. Nelle prossime settimane porteremo in Assemblea una proposta di aumento delle quote consortili ripartita in maniera equa e sostenibile: un passo necessario per assicurare la copertura dei fabbisogni correnti e il prosieguo dei progetti avviati.
Confido che l’Assemblea dei Soci, chiamata a deliberare nelle prossime settimane, condivida questa visione e sostenga con convinzione le azioni proposte. Allo stesso modo, rivolgo un appello alle istituzioni regionali e nazionali perché riconoscano il ruolo insostituibile dei Consorzi Universitari nei territori più fragili e garantiscano idonei strumenti di supporto finanziario.
L’Empedocle Consorzio Universitario Agrigento continuerà a operare con rigore, trasparenza e spirito di servizio, consapevole che investire nella conoscenza significa creare lavoro, innovazione e coesione sociale.
Ringraziando gli organi di informazione per l’attenzione, resto a disposizione per ogni ulteriore approfondimento“.



