“Non ho nessuna preoccupazione, è una vicenda che ho chiarito già quando mi sono candidato. L’indagine riguarderebbe un finanziamento illecito in campagna elettorale, ma quando mi sono candidato ho consegnato tutte le carte all’Ars e li’ risultano tutti i contributi che ho ricevuto, tra cui anche questo. Da parte mia è stato fatto tutto quello che andava fatto“. A dirlo è il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, che risulta tra gli indagati nell’inchiesta giudiziaria relativa alla società Girgenti Acque, gestore del servizio idrico integrato per la Provincia di Agrigento.
“Se c’è una cosa che non mi fa stare tranquillo è che mia figlia ha saputo prima di me la notizia. Sono storture che vanno eliminate – aggiunge Miccichè –. E’ la prima volta che sono indagato in 27 anni di politica, non sono abituato, ma la cosa che mi fa piu’ male e’ che mia figlia e mia moglie l’abbiano saputo prima di me. Che queste notizie si debbano avere dalla stampa e non dalle istituzioni e’ una cosa che dispiace“.
IL SOSTEGNO DI ANDREA MINEO
“Riponiamo la massima fiducia e stima nei confronti del Presidente Miccichè. Politico illuminato e perbene da sempre impegnato per la nostra Regione. Siamo certi che questa vicenda dai contorni già pressoché chiari sarà presto derubricata“. Lo afferma Andrea Mineo Consigliere Comunale di Palermo e Coordinatore Regionale di Forza Italia Giovani Sicilia.