In un mondo segnato da guerre e violenze, dove i conflitti sembrano travolgere la speranza e sacrificare i più fragili, l’appello alla pace diventa sempre più urgente. Totò Cuffaro, segretario nazionale della DC, richiama l’invito di Papa Leone per il 22 agosto, giornata di preghiera e digiuno per la pace e la giustizia, sottolineando come solo attraverso la fede e l’impegno personale sia possibile contrastare il collasso dell’umanità.
“Viviamo in un tempo difficile, segnato da violenze e contraddizioni che a volte sembrano sovrastarci attraverso un oscuramento dell’umano, causato o anche semplicemente tollerato all’insegna di insostenibili prospettazioni ideologiche o di interessi geopolitici da imporre a qualsiasi prezzo – dichiara –. Nell’ambito dei diversi conflitti presenti nel mondo in questo momento rappresenta plasticamente questa eclissi dell’umano la totale rinuncia alla salvaguardia dei deboli e dei più fragili: il tentativo di annientare gli indifesi sino a prosperare sulla loro sofferenza”.
“Quando le notti si illuminano di luci di guerra e le stelle si confondono con i lampi dei missili, anche le carni squarciate e le anime ferite sembrano annientarsi in ogni possibilità di speranza – aggiunge -. È morte l’ombra delle madri che scavano nelle macerie alla ricerca di un futuro rubato. È il collasso dell’umanità quando il rumore di una bomba sovrasta per sempre le grida gioiose dei giochi dei bambini per provocare altre grida. La prospettiva per l’uomo è il nulla se la pace viene giudicata follia e la guerra viene professata giustizia”.
“Di fronte ad un’umanità così smarrita la posizione più fondata per il cuore e la ragione dei credenti, ma forse anche dei tanti uomini di buona volontà, non può che rimanere quella della domanda a Colui che ha scelto di condividere le ferite della nostra storia personale e comune per sanarle definitivamente – sottolinea -. È quanto ci invita a fare Papa Leone con l’indizione per il 22 agosto prossimo, memoria liturgica di Maria Regina, di una giornata di preghiera e digiuno per la pace e la giustizia”.
“Aderire convintamente a quest’invito di preghiera e sacrificio è il primo e più concreto gesto per giungere, attraverso l’impegno consapevole che proprio da questa preghiera deriva, ad asciugare le lacrime di questa umanità che piange e a salvare le infanzie dei bambini. Accompagniamoli vivi nel cuore e integri nei corpi nel percorso delle loro vite – conclude –. Spetta a noi tutti, che viviamo nel calore del nostro oblio, seminare e coltivare vagiti di amore e di pace”.