“L’avvocato Bongiorno aveva difeso il mafioso #Andreotti (“Assolto! Assolto! Assolto!”) ma si è rifiutata di tutelare alcune vittime di violenza sessuale nell’industria cinematografica… #DoppiaDifesa? Dissociazione totale”. È il tweet di Asia Argento contro Giulia Bongiorno, finita in queste ore al centro di polemiche anche all’interno della Lega per la sua candidatura nel partito di Salvini.
A chi, via Twitter, ha chiesto all’attrice di “spiegarci meglio o segnalarci qualcuno con cui approfondire”, Asia Argento ha risposto: “Sarebbe bello conoscere l’opinione delle altre attrici italiane, visto che fino ad oggi sono state mute riguardo la rivoluzione #metoo”.
L’avvocato Bongiorno aveva difeso il mafioso #Andreotti (“Assolto! Assolto! Assolto!”) ma si è rifiutata di tutelare alcune vittime di violenza sessuale nell’industria cinematografica… #DoppiaDifesa? Dissociazione totale. https://t.co/ILNLfi2kZH
— Asia Argento (@AsiaArgento) 18 gennaio 2018
Nel tormentone estivo del 2015 “Maria Salvador” del rapper J-Ax una frase l’avrebbe fatta sorridere: «A me serve l’avvocato di Andreotti e Amanda Knox…». Proprio pochi giorni fa la palermitana Bongiorno ha ufficializzato la sua candidatura con la Lega di Salvini. “Andreotti avrebbe approvato. Questa Lega nazionale e concreta l’avrebbe approvata, quella che si preoccupava solo del Nord no“. La penalista prosegue: “Quando mi esprimevo su legittima difesa, giustizia, sanzioni, molti dicevano: “Stai attenta, lo dice anche Salvini”. Il punto – afferma spiegando come è maturata la sua candidatura – è che Salvini ha le idee chiare su concetti per me irrinunciabili. Tanti non dicono cosa pensano solo per paura di passare per razzisti“.
Farà il ministro della Giustizia? “Quello che farò, se ne avrò modo, è portare un contributo nelle materie in cui sono esperta: giustizia e diritti delle donne. Siccome la Lega di Salvini, per prima cosa, ha il pragmatismo nella sua politica, credo che ad Andreotti la mia scelta sarebbe piaciuta“, osserva intervistata anche dal Messaggero.
Dicono che lei è una riciclata, che indossa un’altra casacca dopo quella finiana e montiana. “Io resto – è la replica – quella che sono sempre stata. Una persona che crede nel garantismo, accompagnato da regole e sanzioni, e che crede che dietro ogni diritto ci sia un dovere”. A QN, afferma che “Salvini non mi ha promesso nulla. Non abbiamo accordi in tal senso. Non mi servono l’etichetta o la scrivania perché non mi interessa una poltrona”. A proposito della proposta della Lega di riaprire le case chiuse, ribadisce: “Serve una regolamentazione, basta con il caos. Le prostitute consapevoli devono pagare le tasse, ma questo certo non significa abolire le sanzioni penali per chi sfrutta le donne”.
La Bongiorno difese Andreotti: i giudici Giudici d’appello e di Cassazione hanno decretato che Andreotti ebbe rapporti organici con Cosa nostra almeno fino al 1980. In sostanza, fino alla primavera del 1980, Andreotti è stato ritenuto responsabile del delitto di associazione a delinquere con Cosa Nostra, e non condannato solo perché il reato commesso è prescritto a causa del decorso del tempo.