“Il Comune di Taormina prenda una decisione sul San Domenico. C’è in gioco il futuro dei lavoratori e delle loro famiglie e il rischio sempre più concreto è che la riapertura debba slittare al 2020 con un danno pesantissimo anche per il turismo di Taormina“. Il monito arriva dal segretario generale della Fisascat Cisl di Messina, Salvatore D’Agostino, che torna ad accendere i riflettori sulla situazione di impasse sempre più preoccupante in atto sull’Hotel San Domenico di Taormina.
I lavori di ristrutturazione e ammodernamento, com’è noto, non sono stati al momento autorizzati dal Comune e con le elezioni alle porte tutto è stato rinviato a dopo il voto del 10 giugno. Il progetto della Taormina Hotel Property Spa necessita del placet di Palazzo dei Giurati ed è rimasta in sospeso anche la questione dello stop che era stato imposto dalla Regione al parere positivo ai lavori dato lo scorso dicembre dalla Soprintendenza.
“Ci aspettiamo che il Comune prenda una decisione. A questo punto – afferma D’Agostino – bisognerà aspettare la nuova Amministrazione e allora chiediamo a tutti i candidati a sindaco che venga preso un impegno morale e venga sancito un patto di responsabilità, affinché l’argomento venga subito posto all’ordine del giorno della prima seduta di Consiglio comunale della futura assemblea che verrà eletta dopo il voto del 10 giugno. Tenendo conto dei tempi tecnici e burocratici per l’insediamento del futuro Civico consesso, il rischio è che il voto sul “San Domenico” possa arrivare non prima di luglio. Il “San Domenico” attende una risposta per sapere se potrà effettuare i lavori previsti, e tutti i lavoratori reclamano chiarezza”.
Al momento sono in corso soltanto i lavori riferiti alla “Cila” (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata), autorizzati in quanto consistenti soltanto in attività come la dismissione degli impianti, della pavimentazione e della contro-soffittatura. La cosiddetta “Cila” è lo strumento che consente di iniziare lavori edilizi contestualmente alla presentazione dell’istanza, ed in questo caso la Taormina Hotel Property Spa sta soltanto effettuando alcuni lavori interni. E’ stato avviato il piano per l’adeguamento igienico-sanitario dell’edificio e nelle stanze si stanno rifacendo le toilette, abbattendo inoltre i tramezzi per far sì che le room siano in linea con le richieste del turismo internazionale.
Il “San Domenico”, nel frattempo, era stato svuotato di suppellettili, attrezzature e arredi vari. Qualcosa, insomma, si muove la svolta, senza il placet del Comune ai lavori principali, resta lontana e si fa complicato anche ipotizzare la riapertura dell’albergo nella stagione turistica 2019. Si parla di una possibile apertura in extremis, in questa stagione, soltanto del ristorante stellato che è un elemento rinomato della prestigiosa struttura alberghiera ma anche a tal proposito non ci sono ancora certezze. Rimane la preoccupazione per la lunga fase di indisponibilità di un albergo che è un simbolo e un punto di riferimento del turismo a Taormina. E resta forte l’apprensione dei lavoratori.
Sulla base del recente accordo tra la proprietà dell’hotel e la segreteria provinciale della Fisascat Cisl c’è un accordo in deroga per la riassunzione di almeno il 60% dell’organico a tempo indeterminato e il 70% del personale con contratto a tempo determinato della struttura. Al personale annuale non riconfermato, in base all’accordo ottenuto dalla Fisascat, verrà corrisposto un incentivo di tre mensilità e mezzo mentre al personale con contratto a tempo determinato non riconfermato verranno corrisposte due mensilità.