Claudia La Rocca aveva deciso di restare in silenzio dopo la scelta di raccontare ai magistrati palermitani quel che era successo nelle notti calde per la compilazione delle liste delle elezioni comunali del 2012. Ieri sera ha rotto il silenzio e sul suo profilo facebook ha pubblicato un messaggio tra la delusione e lo smarrimento per quel che sta capitando. Questa la nota affidata dal deputato Cinque Stelle ai social media.
“Mi ero ripromessa di non scrivere nulla. Sono giorni molto difficili, ogni parola potrebbe essere sbagliata, so che la gente da dietro una tastiera sa essere molto cattiva, so che c’è sempre qualche detrattore del Movimento pronto a strumentalizzare ogni cosa, senza nessuna oggettività e umanità. Ormai da una settimana ricevo decine e decine di messaggi di stima e incoraggiamento da amici, colleghi, conoscenti, sconosciuti, giornalisti, dirigenti, sindaci e assessori.Dimostrazioni di affetto pubbliche e private… E senza alcuni “angeli” questi momenti sarebbero stati ancora più difficili da sopportare. Un calore così immenso e inaspettato per il quale non posso non ringraziare tutti e l’unico motivo delle mie parole adesso. Io non voglio essere l’eroina, non voglio essere la protagonista, volevo solo mettere la parola fine ad una situazione che stava degenerando, tirando dentro tutto e tutti, e l’ho fatto nell’unico modo che conoscevo, la cosa che mio padre più apprezzava di me… Dicendo la verità .La mia scelta è stata difficile e non riesco a smettere di provare un profondo dolore. Sapevo di mettere in discussione gli ultimi 8 anni della mia vita, il mio ruolo di portavoce che ho messo al primo posto, sacrificando la mia vita privata, cercando di portare avanti il mio lavoro con serietà, impegno e passione… Ma la vita è fatta di scelte e affrontare un temporale con dignità, potersi guardare allo specchio, vale di più.So che è stato uno stupido errore e mi dispiace se ho deluso qualcuno”. ClaudiaUn calore così immenso e inaspettato per il quale non posso non ringraziare tutti e l’unico motivo delle mie parole adesso.