Il 28 ottobre scorso alcuni volontari avevano pulito e radunato la spazzatura sulla sponda del fiume Oreto ma la Rap, che aveva promesso di rimuoverli, li ha lasciati lì. Soltanto stamattina è stato effettuato l’intervento di bonifica. Sulla vicenda è intervenuto Igor Gelarda, capogruppo della Lega in consiglio comunale e responsabile regionale enti locali del partito guidato dal vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini.
“Nella Palermo capitale della cultura 2018, che il sindaco utilizza per ricevere premi in giro per l’Europa in nome di una presunta rinascita della città della quale si accorge solo lui, accade che un gruppo di volontari puliscano il fiume Oreto dai rifiuti per sottrarlo all’abbandono ma poi i sacchi siano stati lasciati marcire lì da un mese e mezzo perché l’amministrazione comunale non trovava le chiavi della sbarra per accedere all’area con i mezzi della Rap. Una scena degna delle migliori pellicole di Totò, se non fosse tutto terribilmente reale”.
“Presenterò un’interrogazione in consiglio comunale – continua Gelarda – per chiedere al sindaco quali azioni abbia intenzione di intraprendere per tutelare l’Oreto, verso il quale i palermitani dimostrano sempre tanto interesse”.
Per salvare il fiume dall’abbandono recentemente si è anche mobilitata una parte consistente dell’opinione pubblica cittadina. Sono state raccolte quasi 60 mila firme via internet nell’ambito di un’iniziativa del Fondo per l’ambiente italiano. L’Oreto infatti potrebbe essere il nuovo “Luogo del cuore del Fai”.
“Un’amministrazione comunale che agisce in questo modo, oltre a mortificare l’impegno di chi non si arrende all’incuria e vuole restituire il fiume Oreto al suo antico splendore – conclude Gelarda – rappresenta un pessimo esempio per i giovani. Il sindaco, visto che ‘lo sa fare’, partecipi a qualche convegno e premiazione in meno e si preoccupi invece di vigilare di più sulle inefficienze dei suoi uffici”.