“Siamo di fronte ad un esito che era scritto e facilmente preventivabile. Anche la Corte dei Conti ha riconosciuto che abbiamo difeso i piano di riequilibrio sino all’ultimo, sino al 25 maggio. Andare oltre, con un ricorso, e accanirsi a negare il dissesto sarebbe un accanimento terapeutico inutile e dannoso, persino al limite del reato. Equivarrebbe a produrre un grave reato”. Con queste parole il sindaco di Taormina, Mario Bolognari, ha confermato che non ci sarà nessun passo indietro sulla decisione di non presentare ricorso sulla bocciatura del piano di riequilibrio e ribadisce che entro fine mese si andrà in aula per la dichiarazione di dissesto finanziario del Comune di Taormina.
“Non è un fallimento come qualcuno sostiene ma un risanamento accompagnato da organi dello Stato – ha detto il sindaco -. Bisogna dare corso al pagamento dei debiti, perdere tempo significa soltanto sottrarsi agli obblighi che abbiamo. Non ho sottovalutato la situazione, so che i rischi sono incombenti. Ad ogni modo non ci sono le condizioni per fare ricorso. Interverrà una commissione ministeriale, vedremo quando sarà nominata e si occuperà dei debiti e dei crediti. Non è un fatto secondario che questo Comune ha una quantità enorme di residui attivi, oltre 30 milioni di euro riguardanti contribuenti che non hanno pagato nel corso degli anni. Sappiamo che è il momento peggiore per chiedere dei soldi ma se qualcuno deve pagare dovrà farlo”.
Confermata poi l’ormai imminente stretta per la chiusura della liquidazione di Asm: “La questione Asm, come anche per il Consorzio Rete Fognante, è l’aspetto che ci preoccupa maggiormente e che deve essere risolto prima delle dichiarazione di dissesto – ha poi evidenziato Bolognari -. Stiamo definendo tutti gli aspetti riguardante la transazione, con la nostra proposta che è già stata accettata dall’azienda. Asm si è attivata anche per calcolare la perdita di gestione per l’anno 2020, dovuta alla pandemia, e il Comune porterà un atto di ripiano delle perdite dell’azienda prima della dichiarazione di dissesto”.
“Siamo di fronte a una situazione che va affrontata assumendosi tutti, ciascuno per la propria parte, le proprie responsabilità – ha aggiunto il primo cittadino -. Io mi assumo tutte le responsabilità politiche e mi aspetto che gli altri facciano altrettanto. Quelle contabili e penali sono un’altra cosa e qui ci sarà una procura prima e un giudizio successivo della Corte dei Conti che dirà se ci sono delle responsabilità e, a mio modo di vedere, riguardando l’elenco dei debiti, ce ne sono tante e non solo dentro il Comune di Taormina. Ora ci attendono due settimane in cui si dovrà correre”.