Alla conferenza stampa di presentazione della terza edizione Stati generali dell’Export, e in programma a Marsala dal 24 al 26 settembre, sono intervenuti il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, Luigi Di Maio, Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Giancarlo Cancelleri, Sottosegretario di Stato per le Infrastrutture e la Mobilità sostenibili.
La strategia per l’internazionalizzazione delle imprese siciliane e della capacità del saper fare italiano partirà dall’Isola: l’idea è di sviluppare un piano innovativo di attrazione degli investimenti esteri “che grazie alla riforma operata dal ministero che ho l’onore di guidare- ha detto Di Maio– ci darà la possibilità di avvalerci per la prima volta della sinergia tra tutto il nostro apparato diplomatico consolare e gli attori istituzionali internazionali”.
Attraverso l’azione del Comitato di attrazione degli investimenti che il Ministero degli Esteri co-presiede con il Ministero dello Sviluppo Economico, si vuole intercettare la grande sfida del rientro a casa delle aziende che in precedenza avevano delocalizzato nel continente asiatico.
“Le filiere si stanno accorciando a causa della crisi pandemica. Noi dobbiamo essere in grado di intercettare quelle aziende che hanno delocalizzato in alcune parti del mondo, e che vogliono ritornare nel continente europeo, per farlo abbiamo bisogno di coordinamento”.
“Abbiamo avviato i primi contatti con la ministra degli Esteri libica ed è la prima volta che abbiamo un interlocutore unico”, ha detto il Ministro Di Maio, rispondendo alla questioni sollevate dal presidente Musumeci legate ai pescherecci siciliani e ai confini marittimi.
“Confidiamo nel fatto di poter lavorare alla questione delle delimitazioni dei confini marittimi. E’ una contesa che è in atto da diversi decenni. Invitiamo sempre alla prudenza le nostre marinerie a non entrare in acque contese. Io capisco bene le ragioni economiche di padri di famiglia che portano avanti la loro attività, ma come abbiamo visto alla fine del 2020 questo ci ha esposto a rischi che hanno messo in pericolo la vita di nostri concittadini e questo noi non possiamo permettercelo”, ha spiegato il Ministro degli Esteri.
Per il rilancio dell’economia siciliana, le istituzioni nazionali e regionali hanno ribadito l’importanza di investire nella realizzazione delle infrastrutture che consentano un attraversamento stabile di merci , puntando sulla grande mobilità che la costruzione del Ponte sullo stretto di Messina può offrire.
La cultura del commercio si fortifica “laddove esistono le infrastrutture. Siamo al paradosso, navi che passano da Suez, canale artificiale costruito dall’uomo, passano davanti il canale di Sicilia e si dirigono verso i porti del Nord Europa, facendo la fortuna pur non affacciandosi sul mediterraneo, ma che di fatto sfruttano il mediterraneo. Noi dobbiamo strutturarci, rilanciare i porti che abbiamo, ma la questione sul ponte sullo stretto non è più rinviabile, ha detto il Sottosegretario alle Infrastrutture.
“In questo momento di pandemia dobbiamo lavorare tutti insieme indossando una sola maglia. Oggi sono tifoso del presidente della Regione. Forza Nello, conta su di noi”, così ha concluso Cancelleri.