Dalla povertà economica a quella alimentare fino a quella educativa. Crescono e preoccupano i dati che emergono negli ultimi anni in Sicilia. L’Isola, ormai laureata in record negativi e dal sapore amaro, deve far fronte quotidianamente a emergenze alle quali sembra a stento riuscire a trovare risposte. La soluzione? Il dialogo e il coinvolgimento di enti pubblici e autorità.
Intervistato negli studi de ilSicilia.it Emiliano Abramo, presidente in Sicilia della Comunità di Sant’Egidio, ha acceso i riflettori su queste tematiche, mettendo in luce l’importanza del saper leggere accuratamente il territorio e le azione della buona politica messe in atto. Tra quest’ultime si colloca certamente anche il ddl di contrasto alla povertà, che vede proprio Abramo tra i principali fautori. Pensata per fronteggiare le tre principali emergenze (alimentare, abitativa e socialità, dettata dai tempi storici della pandemia) la legge ha avuto un buon impatto verso la tutela dei poveri, includendo tra le proprie attenzioni anche i volontari che ogni giorno si spendono in favore del prossimo. Visti i risultati, l’auspicio è quello di implementare i fondi per affrontare fenomeni in continua espansione come quello della dispersione scolastica.
L’arma in più resta sempre la beneficienza. Le ombre e i casi che hanno fatto rumore, anche a livello nazionale, rischiano di sommergere le realtà che operano per il bene della comunità. Tali casi non devono certamente far dimenticare gli aiuti e i vantaggi che le associazioni del settore fruiscono alle categorie più fragili.