“Ancora una volta assistiamo ad un approccio da parte di alcune strutture della Regione esclusivamente teso ad elencare obblighi e doveri degli enti locali senza indicare le fonti di finanziamento indispensabili e senza offrire un’adeguata collaborazione istituzionale, né sostegno o assistenza”.
Lo affermano Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’Anci Sicilia, commentando la nota della Regione Siciliana che richiama gli enti territoriali competenti all’osservanza della direttiva emanata dall’Autorità di bacino lo scorso anno, con le disposizioni per garantire la funzionalità di fiumi e torrenti dopo i roghi.
“Siamo pienamente consapevoli – spiegano Amenta e Alvano – dell’importanza delle azioni di prevenzione dal rischio idrogeologico e di come tale tema si riproponga anno dopo anno. Gli enti locali sono pronti a fare pienamente la loro parte, ma è necessario prendere atto della condizione di debolezza sul piano finanziario e delle professionali cui attingere. Per tutelare l’ambiente non basta fare direttive, ma bisogna rivedere il sistema”, concludono.