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Incendi in Sicilia, Musumeci: “No polemiche, lavoriamo sulla sicurezza”

lunedì 2 Agosto 2021

La sicurezza negli stabilimenti balneari va affrontata partendo dall’esperienza vissuta due anni fa e alcuni giorni addietro alla Plaia di Catania. Riteniamo di estendere alcune misure concordate anche con la Prefettura ai lidi nel resto dell’Isola, ma soprattutto in quelli che ricadono nelle aree fortemente urbanizzate o per quegli stabilimenti che sono serviti solo da una sola e unica arteria stradale che in caso di emergenza diventerebbe inaccessibile. Sono scenari che per fortuna non si sono mai verificati in Sicilia, ma che con una buona politica di previsione e prevenzione deve immaginare ogni possibile ipotesi“.

Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci incontrando la stampa nel PalaRegione di Catania a margine di un vertice regionale di Protezione civile da lui stesso convocato per fare il punto della situazione incendi e coordinare ulteriori azioni conseguenti all’emergenza roghi in Sicilia e per esaminare la condizione di sicurezza degli stabilimenti balneari nell’Isola e la possibile adozione di misure.

Occorrono bocche d’acqua all’interno di ogni stabilimento balneare. Negli stabilimenti balneari dove c’è un forte carico di materiale infiammabile ed essenzialmente legno è assurdo che una autobotte dei Vigili del fuoco debba aspettare, esaurita l’acqua, che arrivi l’altra autobotte“, afferma Nello Musumeci incontrando la stampa nel PalaRegione di Catania a margine di un vertice regionale di Protezione civile da lui stesso convocato per fare il punto della situazione incendi e coordinare ulteriori azioni conseguenti all’emergenza roghi in Sicilia e per esaminare la condizione di sicurezza degli stabilimenti balneari nell’Isola e la possibile adozione di misure.

Occorre che ogni stabilimento balneare – ha aggiunto Musumeci – abbia un piano di sicurezza e occorre verificare se diventa essenziale l’area dei parcheggi delle vetture dei veicoli perché più macchine insieme determinano un problema della prevenzione degli incendi. Eventuali spese potrebbero essere sostenute in concorso con la regione siciliana per non aggravare ulteriormemete i gestori ma crediamo che queste misure siano soprattutto a tutela dei clienti e dei gestori“.

Risponderemo anche ai sindacalisti che fanno politica e risponderemo anche agli sciacalli politici. In questo momento il tema è lavorare per contenere i danni. Consentitemi una sola parola. La prevenzione la Regione la fa nelle aree boschive. Ecco, le aree boschive in questi incendi sono interessate solo al 25%. Ci siamo capiti”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci rispondendo ad un giornalista che a Catania gli chiedeva delle polemiche sugli incendi a margine di un vertice regionale di Protezione civile da lui stesso convocato per fare il punto della situazione incendi e coordinare ulteriori azioni conseguenti all’emergenza roghi in Sicilia e per esaminare la condizione di sicurezza degli stabilimenti balneari nell’Isola e la possibile adozione di misure.

Dobbiamo operare a 360 gradi. Accanto alle ipotesi dolose dobbiamo aggiungere la temperatura a 45 gradi e un leggero venticello che è quello che basta per far divampare gli incendi“. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ai giornalisti a margine di un vertice regionale di Protezione civile da lui stesso convocato per fare il punto della situazione incendi e coordinare ulteriori azioni conseguenti all’emergenza roghi in Sicilia e per esaminare la condizione di sicurezza degli stabilimenti balneari nell’Isola e la possibile adozione di misure

Concordo perfettamente con il capo della Protezione civile Curcio, l’autocobustione come origine degli incendi mi pare assai rara. L’alta temperatura aiuta a sviluppare i roghi perché si surriscolda il materiale particolarmente infiammabili. Regione, Comune, Provincia e protezione civile stiamo lavorando per un piano si sicurezza e di prevenzione. Non è il momento delle polemiche“. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci rispondendo ad un giornalista che ha catania gli chiedeva delle polemiche sugli incendi a margine di un vertice regionale di Protezione civile da lui stesso convocato per fare il punto della situazione incendi e coordinare ulteriori azioni conseguenti all’emergenza roghi in Sicilia e per esaminare la condizione di sicurezza degli stabilimenti balneari nell’Isola e la possibile adozione di misure.

Contro gli incendi dobbiamo dotarci di strumenti tecnologici. Stiamo già immaginando tre o quattro ipotesi diverse. Tenete conto che l’antincendio in Sicilia per 20 anni è stato soltanto un argomento da sindacato, mai un argomento serio da affrontare destinando risorse cospicue“, afferma  il Presidente.

Il Corpo Forestale – ha aggiunto – era destinato alla morte su 1.200 dipendenti impianta organica ne ho trovati 600. Eravamo arrivati a 300 e per fortuna attraverso il concorso che dovrà essere espletato, se Roma darà l’ok, e la mobilità interna abbino racimolato oltre 100 nuove unità. Noi vogliamo che il Corpo Forestale non muoia e che si esaurisca ma anzi che venga rilanciato“.

L’antincendio in Sicilia per vent’anni è stato un argomento da sindacato, mai serio da affrontare destimando risorse cospicue. Il Corpo forestale era destinato alla morte: su oltre mille dipendenti ne ho trovati 600, poi ridotti a 300. Fortunatamente con il concorso che dovrà essere espletato, se Roma darà l’ok, abbiamo racimolato oltre cento unità. Noi vogliamo che il Corpo forestale non muoia, ma anzi che venga rilanciato“, conclude Musumeci.,

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