Prosegue la discussione, nella Giunta delle immunità del Senato, sul caso del senatore del M5s ed ex magistrato, Roberto Scarpinato, riguardo al procedimento penale pendente contro terzi davanti alla procura presso il Tribunale di Caltanissetta. E tra due settimane si dovrebbe votare la relazione finale.
E’ quanto emerso al termine della riunione della Giunta. Sul tavolo, 33 intercettazioni di telefonate avvenute tra Scarpinato e l’ex magistrato palermitano Gioacchino Natoli, e disposte dalla procura di Caltanissetta nell’ambito delle indagini che hanno coinvolto Natoli, indagato per favoreggiamento con l’accusa di aver partecipato all’insabbiamento di una vecchia indagine sui fratelli Buscemi, gli imprenditori “mafiosi considerati vicini a Totò Riina”, diventati poi “soci di Raul Gardini”.
Secondo Scarpinato, quei colloqui registrati non avrebbe rispettato alcuna “garanzia costituzionale“, essendo stati inviati in blocco dalla procura siciliana alla commissione Antimafia e successivamente, nonostante il vincolo del segreto, pubblicati in parte su alcuni giornali. Da qui la richiesta del senatore M5s, alla Giunta, di valutare se la gestione di quelle intercettazioni sia stata o meno legittima, visto che i magistrati di Caltanissetta avrebbero dovuto chiedere l’autorizzazione al Senato, prima di trasmettere il contenuto di quei colloqui all’Antimafia.