Una città che mette al bando le barriere architettoniche, aiutando concretamente le persone con disabilità. A cominciare dai grandi progetti, come il rilancio della Costa Sud di Palermo. Un sogno di cui ha parlato l’assessore alle Politiche Sociali Mimma Calabrò. Intervenuta ai microfoni de ilSicilia.it, l’esponente di Forza Italia ha parlato dei temi relativi alle sue deleghe di competenza.
A cominciare dalla lotta agli episodi di violenza sulle donne. Secondo l’assessore azzurro infatti, “non si deve parlare solo il 25 novembre di violenza sulle donne. O provare rammarico solo quando accadono fatti delittuoso. Dobbiamo affrontare il problema, capendo da dove nasce. Ci sono da fare degli importanti interventi attraverso la scuola, la famiglia e le istituzioni. Se parlassimo concretamente ai giovani, spiegando il perché delle cose, probabilmente tante atteggiamenti sbagliati non si verificherebbero“.
Il tema delle periferie
Giovani e comunità. All’interno della città di Palermo spesso mancano gli spazi di socialità. Soprattutto in quelle realtà più distanti dal cuore del capoluogo siciliano, ovvero le periferie. Un termine che non piace all’assessore Calabrò, la quale però non nascondere l’importanza capitale del tema. “Per me, i quartieri formano Palermo. Sono l’essenza della nostra città. E’ come se una famiglia ha due figli. Uno ha la febbre e uno no. Pensi prima a quello che sta male. Ma le scelte chiave devono riguardare tutti. I fatti di cronaca che hanno visto protagonisti i comuni di Palermo e Monreale ci hanno portato a fare una riflessione. Sono assessore dal mese di maggio. Da allora ho pensato come poter intervenire per migliorare. C’è un terzo settore molto sviluppato. Bisogna avviare un confronto costruttivo“.
A proposito di proposte per i giovani, l’esponente di Forza Italia racconta alcuni step operativi in cantiere. “Stiamo definendo la riapertura della Città dei Ragazzi. Da maggio la riapriremo e lo faremo bene. Abbiamo fatto i centri estivi, aggiornando il bando sugli oratori. Su questo aspetto c’è tutto un lavoro amministrativo in corso. Probabilmente, supereremo la cifra impegnata l’anno scorso“.
Il piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche: l’opportunità sulla Costa Sud
Dare spazi alle comunità di quartiere. Ma soprattutto, dare spazi accessibili a tutti. Soprattutto alle persone con disabilità. In poche parole attuare parte dell’articolo 3 della Costituzione, ovvero il principio di uguaglianza sostanziale. L’annullamento degli ostacoli sociali. E cosa può rappresentare un ostacolo per un portatore di handicap se non una barriera architettonica. Dal 1989, la città di Palermo attende di dotarsi del cosiddetto PEBA (appunto, il Piano d’Eliminazione delle Barriere Architettoniche). Fra le pieghe dell’ultimo avanzo vincolato furono stanziati 35.000 euro per la progettazione dell’atto.
Un documento che si inserirà nel più generale disegno urbanistico del Pug e dei futuri progetti chiave della città di Palermo. A cominciare dalla riqualificazione della Costa Sud. “Dobbiamo evitare gli errori del passato. Ad esempio, si costruiva un marciapiede. Si ci rendeva conto che lo stesso non era adatto al transito dei portatori di handicap. E quindi si procedeva ad ulteriori lavori per lo scivolo. Invece oggi stiamo lavorando in assoluta sinergia con l’assessore Carta, programmando tutti gli interventi, come quelli su rilancio della Costa Sud, rendendoli a misura di tutte le forme di disabilità. Stiamo lavorando ad un PEBA a misura di tutti. A volte si ignora il fatto che le persone con disabilità hanno una loro vita sociale. Pensiamo alle spiagge. A volte sono inaccessibili. Su questo tema bisogna spendersi“.
La città di Palermo vista da una sedia a rotelle
In attesa del macro, bisogna lavorare sul micro. In particolare sull’importanza di inculcare nei cittadini il rispetto del prossimo. Un aspetto sul quale l’assessore Mimma Calabrò racconta un episodio di vita vissuta. “Il 3 dicembre è la giornata mondiale dei diritti delle persone con disabilità. Faremo un’iniziativa all’aperto davanti al teatro Politeama. La disabilità non è un problema solo di chi ne è affetto. Una cittadinanza che si definisce civile deve badare a tutti, facendo ognuno di noi la nostra parte nel quotidiano. Lasciare libero un posto auto o non intralciare uno scivolo, non è cosa da poco. Ho avuto un incidente qualche anno fa. Per un periodo sono stata costretta su una sedia a rotella. E a volte mi ritrovavo fra due macchine parcheggiate e non riuscivo a passare. Questo mi ha fatto riflettere. Bisogna dare una mano tutti alle persone con disabilità“.
L’aiuto ai tossicodipendenti
A proposito di periferie, c’è un altro grande tema sul tavolo dell’Amministrazione Comunale: la piaga del consumo di stupefacenti. Un mercato della morte che coinvolge diverse aree popolari del capoluogo siciliano. Piazze di spaccio che diventano, purtroppo, mercato di morte per i più giovani e non solo. Persone alle quali il Comune di Palermo punta a dare sostegno.
“In questa consiliatura è stato avviato il progetto “Fuori dal giro”. Questo è un progetto di cui mi sono innamorata. Ne ho visto le ricadute positive. L’abbiamo mantenuta in essere fino alla definizione del nuovo bando. Non ci sono state soluzioni. Oggi abbiamo avviato il progetto “Presidio Mobile in Rete”. Crediamo molto sul concetto di “rete”. E’ una lotta contro tutte le dipendenze. La piaga del crack è un problema reale che investe non solo adulti ed adolescenti, ma anche i bambini. Ci sono casi di chi diventa perfino spacciatore. In questo la famiglia gioca un ruolo chiave di prevenzione. Non va lasciato nulla al caso“.
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