La Soprintendenza del mare organizza itinerari archeologici subacquei nello specchio di mare antistante Isola delle Femmine, nel Palermitano. Domenica 20 giugno, infatti, proprio in questa località si svolgerà la giornata conclusiva del progetto “S.UND.A.I. Sustainable Underwater Archaeological Itineraries Project”, finalizzato a tutelare e rendere fruibile il nostro mare a impatto Zero.
Il progetto, che ha avuto il riconoscimento come “EU Green Week” e come “European Maritime Day in My Country”, entrambe iniziative annuali della Commissione Europea per gli Affari Marittimi e la Pesca, vede protagonista la Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana con il LAS-Laboratorio di Archeologia Subacquea del Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Padova, nella realizzazione di un itinerario sommerso che rispetti i canoni di sostenibilità ambientale.
I percorsi archeologici subacquei prevedono solitamente l’individuazione di alcuni specifici punti di interesse culturale che vengono indicati da pannelli plastici descrittivi che contengono indicazioni topografiche e storiche, corde plastiche sospese con polistirolo e boe galleggianti sempre in plastica. Il progetto, ispirandosi ai nuovi criteri di sostenibilità, realizza un prototipo di itinerario culturale subacqueo sostenibile utilizzando materiali ecocompatibili. La località dove realizzare il prototipo è Isola delle Femmine dove sono stati rilevati alcuni reperti molto importanti che appartengono alle fasi romana e bizantina.
All’iniziativa di giorno 20, saranno presenti, oltre all’Assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà, il Comandante della Capitaneria di Porto di Palermo e Direttore Marittimo della Sicilia Occidentale, Ammiraglio Roberto Isidori, le Autorità locali, la Soprintendente del Mare Valeria Li Vigni e l’Ispettore onorario per i Beni Culturali Sommersi della Provincia di Palermo, Gaetano Lino.
Per la Soprintendente Valeria Li Vigni “questa iniziativa costituisce un ulteriore risultato conseguito dalla SopMare nell’ambito della conoscenza e della valorizzazione del patrimonio culturale sommerso, attuato attraverso maggiori standard di sicurezza, sia del patrimonio che dei suoi visitatori subacquei. La Sopmare, infatti – precisa la Soprintendente – ha tra i suoi obiettivi prioritari la tutela e la valorizzazione del patrimonio sommerso e del paesaggio marino costantemente minacciato dalle plastiche e dai rifiuti, che stanno distruggendo il mare”.
“La possibilità di far conoscere i nostri tesori sommersi, proteggendoli da attività predatorie dei cosiddetti tombaroli del mare e dall’inquinamento ambientale nel rispetto del paesaggio marino è – evidenzia l’assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – l’obiettivo che il Governo regionale realizza attraverso la Soprintendenza del Mare. Il progetto SUNDAI ha il merito di riconoscere e valorizzare a livello internazionale un impegno portato avanti nel compimento di un’attività sostenibile di conoscenza e tutela del mare e di sperimentare, trasmettendo all’Europa e a tutti una buona pratica”.
Attraverso la realizzazione del progetto SUNDAI la SopMare intende realizzare nuovi itinerari archeologici sottomarini che rispondano all’ambizione globale di inquinamento zero; ciò per garantire un ambiente privo di sostanze tossiche e realizzare un’economia circolare finalizzata alla conservazione del mare e al turismo culturale sostenibile.
Nell’ambito del progetto, seguendo il tema dell’inquinamento Zero, saranno migliorate anche l’archeo-snorkeling e l’archeo-apnea in acque basse (fino a 10 m di profondità) come buone pratiche per un migliore approccio al mare e al suo mondo. Il progetto mira a portare, inoltre, benefici riguardo all’implementazione di pratiche di sostenibilità nelle strutture subacquee presentando nuovi strumenti applicabili ovunque.
Coordinata dalla Professoressa Giovanna Bucci, responsabile del LAS e dalla Federazione CMAS Diving Center Italia, con la supervisione scientifica della Soprintendenza del Mare e la collaborazione tecnica di Saracen Diving Center e Associazione Bluoltremare, l’iniziativa prevede una serie di appuntamenti dal vivo e online con conferenze, workshop e corsi subacquei che prevedono anche le attività della Soprintendenza del Mare con il Sea Diver di San Vito Lo Capo ed il Saracen Diving Center di Isola delle Femmine.
I temi principali del progetto saranno discussi in un workshop, che si svolgerà in parte on-line e in parte in presenza, sul tema delle aree marine protette, il loro potenziale interesse archeologico, la conservazione, la biodiversità, gli itinerari subacquei, il turismo immersivo. Relatori saranno docenti del Laboratorio di Archeologia Subacquea dell’Università di Padova, della Soprintendenza del Mare Palermo, del Centro Diving Saracen di Isola delle Femmine.
Un importante contributo all’iniziativa è stato fornito dall’Area Marina Protetta di Isola delle Femmine e Capo Gallo e dalla Capitaneria di Porto e Guardia Costiera di Palermo che, nella veste di Ente gestore dell’AMP, ha concesso il nulla osta alla realizzazione degli itinerari archeologici subacquei fruibili con accompagnatori, nella Zona B e degli itinerari per attività esclusivamente scientifiche, nella Zona A.