Il ruolo della Democrazia Cristiana all’interno del Partito Popolare Europeo. E’ questo il tema di cui si è parlato oggi pomeriggio all’interno di un convegno tenuto a Villa Amato, a Palermo, dall’ex presidente della Regione Totò Cuffaro. Presente tutto lo stato maggiore del partito. Un’occasione che si è rivelata utile non solo per analizzare l’attuale quadro comunitario, ma anche e soprattutto per trattare l’evoluzione politica all’Ars e al Comune di Palermo.
Cuffaro: “DC fra i partiti fondatori del PPE”
Intervenuto ai microfoni de ilSicilia.it, Totò Cuffaro ha parlato del ruolo della sua compagine all’interno del Partito Popolare Europeo. “La DC è uno dei partiti fondatori del PPE. Un’area moderata che coltiva storicamente, culturalmente e politicamente l’idea di coloro i quali hanno contribuito a fondare l’Europa. Oggi qui a Palermo analizziamo insieme come la DC, un partito rinato in Sicilia e che sta trovando sviluppo anche in Italia, può portare le sue convinzioni nel PPE. Mi spiace incontrare dirigenti del centrodestra all’interno del PPE, mentre alcuni democristiani non ci sono ancora. Lavoreremo affinché l’Europa possa contare su partiti che credano nel valore sociale della Chiesa“.
Il ritorno di Tripoli
Una compagine politica che è cresciuta molto nell’ultimo periodo. Oggi i democristiani hanno visto un nuovo ingresso, quello del sindaco di Bagheria Filippo Maria Tripoli. Una sorta di ritorno a casa per il primo cittadino, accolto con soddisfazione da Totò Cuffaro. “La DC è un partito che lavora e che cresce. Siamo presenti all’Ars con sette deputati. A Palermo siamo primo partito insieme ad altre compagini. Il ritorno di Filippo Tripoli, oggi sindaco di Bagheria, fa crescere la capacità di proposta e rappresentanza della DC. Il risultato delle Provinciali è stato lusinghiero. Ma ho la presunzione di credere che quando si tornerà al voto diretto, potremmo avere un risultato migliore“.
Il futuro al Comune di Palermo
Quello di Tripoli non è il solo ingresso di peso nell’ala palermitana. La DC ha visto l’arrivo anche dell’ex assessore comunale Andrea Mineo, associatosi alla corrente del primo dei non eletti all’Ars Mauro Pantò. Con lui al seguito anche il consigliere comunale Natale Puma. Fatto che ha permesso ai democristiani di pareggiare i numeri di Forza Italia e Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale. Rimane però sbilanciato l’equilibrio in Giunta, dove i cuffariani possono contare sul solo Giuliano Forzinetti al netto dei tre alfieri a testa per i colleghi di coalizione.
Fatto che spingerebbe a pensare ad un riequilibrio. “È una parte importante ma non determinante della vita politica. Non lo chiediamo perché siamo diventati di più. Credo che avessimo diritto di chiederlo anche prima. I nostri consiglieri sono quelli che tengono in piedi la maggioranza in Consiglio Comunale. Sono sempre presenti. Animano il dibattito e votano. Già per questo penso che il sindaco avrebbe dovuto prendere in considerazione una maggiore presenza in Giunta. Non ne facciamo una questione di principio. Credo che i numeri, la rappresentanza e la capacità di lavoro devono però essere presi in considerazione“.