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I numeri

La manovra quater e lo spettro dell’ostruzionismo: cosa prevedono gli interventi territoriali

venerdì 3 Ottobre 2025
Palazzo dei Normanni, loggiato

Due giorni di assestamento prima dell’approdo in aula. Nella notte di mercoledì, la lunga maratona in II Commissione Bilancio, guidata da Dario Daidone, si è conclusa con il via libera al testo della manovra quater. Trovato nel pomeriggio l’accordo sugli emendamenti aggiuntivi di carattere generale, l’opposizione ha abbandonato la seduta durante la discussione degli interventi territoriali, avanzati dai singoli deputati. Partito Democratico e Movimento 5 Stelle sono adesso sul piede di guerra, pronti a metter a ferro e fuoco Sala d’Ercole.

Il recap di mercoledì notte

Come già raccontato da ilSicilia.it (CLICCA QUI), dem e pentastellati avevano presentato un emendamento, firmato Nuccio Di Paola, Sebastiano Venezia e Adriano Varrica, per istituire un fondo da 35 milioni di euro da ridistribuire tra i 391 Comuni siciliani, che avrebbero ricevuto somme tra i 50 e i 200mila euro da destinare a piccole opere infrastrutturali.

La richiesta di ritirare tutti gli emendamenti, sia presentati dall’opposizione sia dalla maggioranza, compresi quelli di deputati non presenti in Commissione, non è stata ben accolta dai membri del centrodestra. L’assessore all’Economia Alessandro Dagnino ha così rilanciato presentando un sub-emendamento governativo, che prevedeva un fondo più ristretto di circa 5 milioni di euro, valore delle proposte ritirate dalle forze di minoranza, da dividere tra i Comuni esclusi dagli emendamenti ancora in gioco, tutti provenienti dalle file della maggioranza. Declinato l’invito, PD e M5S hanno alzato i tacchi e lasciando i restanti colleghi all’esame delle proposte.

L’accordo sugli interventi territoriali

Superato l’impasse, monca però di una parte essenziale, la II Commissione ha riacquisito il passo spedito del pomeriggio.

Per “semplificare” il lavoro, gli interventi territoriali sono stati così divisi in tre capitoli: Comuni, enti ecclesiastici e “vario”. Nel complessivo si tratta di misure poco al di sotto dei 30 milioni di euro. 

Per i Comuni sono oltre 300 gli interventi previsti e strettamente legati alla manutenzione straordinaria. Dunque nulla da fare per feste, sagre e associazioni. Il tutto per un totale di circa 24 milioni di euro. 

Sono invece poco meno di 70 gli interventi approvati e in favore degli enti ecclesiastici per il recupero del patrimonio artistico e architettonico e a cui sono destinati poco meno di 5 milioni di euro.

Il terzo ed ultimo capito, i “vari”, includono due misure che non potevano essere inserite né in uno né nell’altro fascicolo: un emendamento che riguarda le ambulanze a Caltanissetta e uno sui pulmini a Brolo.   

Un ampio bacino di interventi che vede coinvolto circa l’80% dei Comuni siciliani.

E il restante 20%? Non saranno dimenticati. Sempre in Commissione, l’assessore Dagnino ha annunciato che il governo presenterà un emendamento, un bando da circa 5 milioni di euro, a cui potranno accedere tutti i Comuni esclusi dalla manovra quater. 

L’ostruzionismo già annunciato

Il testo della variazione di bilancio verrà incardinato sabato mattina, nel corso della seduta programmata per le ore 11:00 a Sala d’Ercole. Già ai nostri microfoni il deputato del M5S Nuccio Di Paola aveva annunciato la volontà delle opposizioni di fare fronte comune e portare avanti l’azione di ostruzionismo.

Un clima certamente non positivo. E tra le file della maggioranza, secondo indiscrezioni, alcuni deputati sono abbastanza coscienti delle tante difficoltà che la manovra quater potrebbe a affrontare in aula. I due articoli che racchiudono tutti gli emendamenti di carattere territoriale, infatti, provengono tutti dal centrodestra. C’è chi fa autocritica e ammette che probabilmente il metodo utilizzato, nel lungo periodo, potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio per il futuro della manovra in aula.

Il termine per la presentazione degli emendamenti è stato fissato per lunedì. Entro giovedì, sostengono i più ottimisti, la norma dovrebbe essere approvata e archiviata del tutto.

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