“Tutto sommato, chi è Galliani come amministratore, come politico? Ma ci pensate io, Cateno De Luca, nel cuore della terra leghista e berlusconiana, tra Monza, Arcore e Giussano?”
La provocazione, ma conoscendolo ha già deciso, arriva di buon mattino, nel corso della diretta da Roma. Cateno De Luca spiega d’aver ricevuto una telefonata (top secret il nome) per invitarlo a valutare una sua candidatura alle elezioni suppletive per il seggio rimasto vuoto al senato dopo la morte di Silvio Berlusconi. Le elezioni saranno a fine ottobre e per il sindaco di Taormina una nuova campagna elettorale è un invito a nozze.
“Devo pensarci, forse lancio un sondaggio, ma potrebbe essere un ottimo test in vista delle Europee del 2024. Che ne dite? Siete pronti”, annuncia Cateno in diretta facebook. Sa bene che non sarà affatto una passeggiata ma il suo nome, proprio là in terra leghista e azzurrissima, là dove potrebbe essere schierato un fedelissimo di Berlusconi (se non uno dei figli), finirebbe nelle prime pagine dei giornali almeno nelle settimane precedenti le urne. Un De Luca, che non è Vincenzo ma è ancora più sud, che sfida il centrodestra in casa. Insomma, Cateno dice di volerci pensare fino a metà agosto, ma l’idea di una campagna elettorale al grido di “il sud sbarca al nord” e di una sfida agli eredi di Alberto di Gissano a lui che aspira a diventare “Imperatore delle due Sicilie” piace moltissimo. Anche perché, ed anche questo lo sa, tenere la scena nazionale fino a giugno 2024 sarà complesso, quindi quale migliore occasione di una campagna elettorale in pieno nord dove comunque, il numero di elettori emigrati e figli di emigrati è altissimo?
“Galliani, ma chi è? Io so amministrare, io so cosa significa avere a che fare con la vita reale”.
Insomma, tra un Salva Taormina appena varato dal consiglio comunale, il bagno nell’Urigu a Fiumedinisi del fine settimana per lanciare la candidatura alle Europee ed un occhio alle provinciali del 2024 nel mezzo ha un autunno tutto sommato libero da impegni. E c’è da giurarci che a quella telefonata di oggi ne seguiranno altre.