A Palazzo Moncada di Caltanissetta, dal 15 marzo al 15 maggio, una mostra di fotografie e di opere racconta la Settimana Santa andalusa e le celebrazioni nissene.
Riti, immagini, tradizioni e significati a confronto. La fondazione Federico II entra a far parte della “Rete europea delle celebrazioni della settimana santa e della pasqua”.
Sicilia e Andalusia distanti duemila chilometri ma accomunate da quello straordinario evento religioso di fratellanza e pietà. La Fondazione Federico II, da mesi, ha avviato una collaborazione con la “Rete Europea delle Celebrazioni della Settimana Santa e della Pasqua” . L’obiettivo è quello di creare legami tra le diverse regioni europee (Spagna, Portogallo, Slovenia, Malta e Italia) le cui celebrazioni religiose abbiano uno speciale interesse culturale e turistico e richiedere al Consiglio d’Europa il riconoscimento di “Itinerario culturale europeo per l’insieme delle celebrazioni e del patrimonio della Settimana Santa e della Pasqua nei territori della Rete”.
Il prossimo 18 marzo la Fondazione entrerà attivamente e fattivamente a far parte della Recessap. È da questo progetto culturale che nasce la mostra La Procesión [Cinquecento anni di storia] (Palazzo Moncada dal 15 marzo al 15 maggio) che racconta questa tradizione secolare con una selezione di fotografie della festa andalusa, delle celebrazioni nissene realizzate dal fotoreporter nisseno Melo Minnella e con opere del Museo Diocesano di Caltanissetta, tra cui un Crocifisso del XIV-XV sec. di scultore siciliano.
La mostra promossa e organizzata dalla Fondazione Federico II – in collaborazione con Recessap, ma anche con l’Assessorato alla cultura del Comune di Caltanissetta,con il Museo Diocesano di Caltanissetta, l’associazione Pro Loco, la Galleria Civica d’Arte Palazzo Moncada, il Dipartimento di culture e società dell’Università di Palermo, il Centro Regionale per la Progettazione e per il Restauro e tutte le associazioni che partecipano alla Settimana Santa – è ospitata nelle sale espositive di Palazzo Moncada a Caltanissetta.
Ad inaugurarla il prossimo venerdì 15 marzo alle ore 17,30 saranno: l’assessore alla Cultura del Comune di Caltanissetta, Carlo Tornatore; il sindaco Giovanni Ruvolo; il direttore generale della Fondazione Federico II, Patrizia Monterosso; il direttore del Museo Diocesano di Caltanissetta, Salvatore Vizzini; Michele Cometa direttore del Dipartimento di Arti e Comunicazione dell’Università di Palermo e Ignazio Buttitta professore ordinario di Discipline Demoetnoantropologiche; il responsabile del Centro Regionale per la Progettazione e per il Restauro, Stefano Biondo.
“Sembra l’Andalusia e, invece, è la Sicilia. Incredibile come nonostante le due regioni siano divise da più di duemila chilometri – commenta Gianfranco Miccichè, Presidente dell’Ars e della Fondazione Federico II – sia difficile distinguere con esattezza le geografie delle due processioni sante l’una dall’altra. Ed è proprio questa la forza e dirompente di questo progetto culturale. Il gesto religioso che unisce i popoli cancellando le differenze e rendendoci uguali nell’unicità del rito”.
A porre l’attenzione su queste similitudini è il direttore generale della Fondazione Federico II, Patrizia Monterosso: “I colori, le maschere, le livree delle confraternite, le statue sacre, i fercoli, gli addobbi floreali rivelano incredibili similitudini dei riti di una Settimana Santa tra la Sicilia e l’Andalusia che, pur raggiungendo alti livelli di espressione collettiva della pietà popolare nelle due regioni mediterranee, vanta celebrazioni in tutto il mondo cristiano in quanto Festa per eccellenza, perché racchiude in sé l’ancestrale rinnovamento della natura e il ricostituirsi del cosmos apportati dall’arrivo della primavera”.