Sul servizio antincendio la Regione prova a cambiare passo.
È stato presentato oggi nel corso di una conferenza stampa, il ‘Piano antincendio boschivo’ messo in campo dalla Regione Siciliana per la prossima stagione estiva.
Presenti il governatore, Nello Musumeci, il capo della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli, l’assessore regionale al Territorio e ambiente, Toto Cordaro, il responsabile della Protezione civile regionale, Calogero Foti, e il Comandante del Corpo forestale della Regione, Filippo Principato: “Vi assicuro- ha detto Musumeci- che subito dopo la legge finanziaria il governo si occuperà della riforma dei forestali, dei consorzi di bonifica, dell’adeguamento della Protezione Civile alla mutata normativa nazionale. Pensiamo di poter acquistare nuovi mezzi di protezione civile nel territorio. Con la protezione civile nazionale avvieremo un rapporto anche più pressante nei confronti del governo nazionale”.
Angelo Borrelli, capo della Protezione civile nazionale ha invece brevemente parlato di “discontinuità rispetto al passato soprattutto per quanto riguarda i mezzi messi in campo. Abbiamo vissuto l’anno scorso l’anno orribile con il maggior numero di ore volate nel corso della stagione antincendio. La crescita partecipazione delle istituzioni crediamo sia la strada giusta”.
Nel corso della conferenza stampa si sono poi chiariti altri aspetti. Il capo della Protezione civile regionale Calogero Foti ha ricordato il valore del concetto di cittadinanza attiva: “Mi piace ricordare l’azione che viene svolta dai volontari e possiamo contare quest’anno su 250 persone formate. Si ricordano ai cittadini norme comportamentali per trasformarli in soggetti attivi. Il sistema sarà impegnato per ridurre i disagi dei cittadini. È importante una pronta e tempestiva comunicazione dell’evento che viene riscontrato”.
A proposito del mancato coordinamento del passato Musumeci ha invece annunciato per il futuro, a partire quindi dal prossimo anno una “centrale unica senza gelosia tra i vari dipartimenti funzionante h24 che coinvolge la Sanità, il Territorio e ambiente e la Protezione civile”.
Il presidente della Regione inoltre ha annunciato “un intervento di pianificazione sulle dighe siciliane appena conclusa la stagione dell’emergenza idrica: In Sicilia – ha detto – abbiamo 41 dighe, meno della metà sono utili ai fini dell’approvvigionamento”.
Oltre ai mezzi aerei, la Sicilia può contare su 200 torrette antincendio “e – ha affermato il direttore della Forestale, Filippo Principato – su oltre 400 tra autobotti e furgoni e 6 mila lavoratori dell’antincendio“. Inoltre, ha evidenziato il capo della Protezione civile regionale Calogero Foti, “quest’anno altri 250 volontari formati”.