Barchini e gommoni di migranti di ogni colore e grandezza attraccate al porto. Le spiagge della Guitgia e di Cala Croce, quasi come se fosse metà maggio, popolate da tanti turisti. Due immagini che riassumono le contraddizioni che vive Lampedusa.
Mentre lo specchio di mare antistante Punta Favarolo, a Lampedusa, dove c’è il molo che viene utilizzato per far sbarcare i migranti, è di nuovo completamente pieno di “carrette del mare”. Il Molo viene sistematicamente bonificato, con le autogrù che prelevano e portano via tutti i natanti utilizzati. Gli sbarchi incessanti degli ultimi giorni hanno profondamente trasformato il porticciolo dell’isola.
Completamente diversa la situazione nelle spiagge dell’isola. In via Roma i ragazzini parlano di Halloween e gli anziani comprano dolci di pasta reale per il primo novembre, dall’altra parte dell’isola sembra proprio l’esordio della stagione estiva. Ad affollare le spiagge, ma anche i ristoranti ancora aperti, sono ultra sessantenni per la maggior parte provenienti dal Nord Italia.
Turisti che, annualmente, scelgono questo periodo dell’anno per trascorrere una vacanza – senza caos – a Lampedusa. Quest’anno, le elevate temperature li spingono tutti, o quasi, ad affollare gli arenili. Anche gli alberghi, per la maggior parte, sono ancora tutti aperti.
Due situazioni paradossali e uniche nel loro genere, nel panorama delle isole minori siciliane.