Il gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia, ha presentato oggi a Palazzo dei Normanni il ddl che prevede la costituzione dell’Osservatorio per l’intelligenza artificiale, approdato nei giorni scorsi in III Commissione Attività Produttive all’Ars, presieduta da Gaspare Vitrano.
Presenti alla conferenza stampa, oltre il primo firmatario Salvatore Scuvera, anche il presidente dell’Assemblea regionale Gaetano Galvagno, il capogruppo Giorgio Assenza e il vicecapogruppo Giuseppe Bica.
Cosa prevede il ddl
Il ddl prevede l’istituzione di Osservatorio permanente sulla Intelligenza Artificiale e Inclusione digitale presso l’ufficio legislativo della Regione Siciliana. L’obiettivo è quello di vigilare e verificare l’uso etico e consapevole delle nuove tecnologie e dell’IA, oltre che valutare e informare sui rischi per quanto concerne l’utilizzo degli algoritmi e dei servizi digitali pubblici, da utilizzo dei cittadini nei vari settori organizzativi della vita quotidiana e di accesso ai servizi pubblici digitali e delle modalità di trattamento dei dati sensibili.
Gli oneri derivanti dall’attuazione della legge dovranno far fronte all’istituzione di appositi capitoli nella parte spesa del bilancio regionale, che saranno dotati della necessaria disponibilità nell’ambito delle autorizzazioni di spesa annualmente disposte dalla legge di approvazione del bilancio.
A presiedere l’Osservatorio sarà il capo dell’ufficio legislativo o, un suo delegato, e sarà composto: dal presidente della Regione, dal presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, un rappresentante di Sicilia Digitale, un rappresentante esperto di Intelligenza Artificiale proveniente dalle Università di Palermo, Messina, Catania ed Enna, un esperto proveniente dal mondo sindacale e datoriale, un rappresentante proveniente dal mondo sociologico e pedagogico, un rappresentante proveniente da mondo di industriale e sostenibilità ambientale, un rappresentante proveniente dall’ambito sociale e terzo settore. La durata dell’incarico sarà di cinque anni, con la possibilità di un secondo quinquennio.
Come si apprende dal ddl entro il 31 marzo di ogni anno il presidente dell’Osservatorio dovrà ricevere i dati relativi all’analisi di utilizzo dell’IA, forniti dalla Direzione generale di statistica e analisi organizzativa e dalla Direzione generale per i servizi digitali-informatici automatizzati, per la stesura di una relazione annua. Per lo svolgimento delle sue funzioni l’Osservatorio redigerà la mappatura di tutti i centri di competenza di IA in Sicilia, quali soggetti pubblici e privati con esperienze specifiche.
Un ruolo chiave sarà affidato al Castello Utveggio.
“Un ddl che va verso la tutela di tutto il territorio, dall’altra il centro la regione come ente proattivo di una tecnologia che va a riformare tutto il mondo del lavoro“. Queste le parole del primo firmatario. “Da un lato la vigilanza e il controllo dell’intelligenza artificiale e dall’altra un organizzazione che vede la Sicilia come hub di tutto il Mediterraneo“.
“Sicilia prima regione a dotarsi di questo strumento normativo“, aggiunge il capogruppo di FdI all’Ars Giorgio Assenza. “Una tecnica che guiderà i nostri passi verso il futuro“.
La nuova vita del Castello Utveggio
Una delle parti più curiose del disegno di legge, riguarda il Castello Utveggio di Palermo. Gemma del Liberty siciliano, ormai da troppi anni è alla ricerca di una nuova veste, che possa aiutarlo a tornare, o quanto meno avvicinarsi all’antico splendore. La proposta di legge in III Commissione si ripromette così non solo di lanciare non solo la Sicilia come hub del Mediterraneo, ma anche di rendere il Castello Utveggio cuore pulsante di questa iniziativa.
Tra le sue mura dovrebbe così sorgere un Centro di alta formazione e ricerca, con lo scopo di promuovere l’eccellenza nella formazione, ricerca e trasferimento tecnologico nel campo dell’AI, favorendo lo sviluppo di competenze altamente specializzate e la creazione di un ecosistema innovativo nell’Isola. Tra i compiti: avviare una formazione avanzata per studenti, ricercatori e professionisti in tecnologie AI, con percorsi dedicati dalla scuola secondaria all’alta formazione; sostenere la formazione continua di dipendenti pubblici, per la riqualificazione della pubblica amministrazione con acquisizione di competenza nell’ambito dell’AI; mettere in piedi una ricerca applicata in collaborazione con Cnr università, imprese e enti pubblici, con focus su sanità, pubblica amministrazione e sostenibilità..
Un direttore scientifico e un comitato tecnico-scientifico saranno gli organi del Centro e sarà comp0ito della Regione promuovere una selezione internazionale per reclutare formatori, docenti ed esperti altamente qualificati da impiegare, al fine di garantire elevati standard di qualità nella formazione e nella ricerca.
Il Centro sarà autorizzato a reperire ulteriori risorse finanziarie attraverso Fondi strutturali europei o Programmi operativi regionali, Programmi nazionali di ricerca e innovazione o europei di ricerca e innovazione, ma anche da fondi di investimento privati o partnership pubblico-privato (CLICCA QUI).




