I lavoratori ASU Beni culturali tornano in piazza e dal 7 al 9 febbraio sono in programma tre giorni di sit in e assemblee indetti dalle organizzazioni Sindacali UGL Autonomie Sicilia, Ale UGL e SGB, in occasione dell’esame all’Ars della Finanziaria. La protesta si terrà dalle 10 alle 20 tutti e 3 i giorni, presso il Piazzale antistante Palazzo dei Normanni.
I sindacati denunciano come i lavoratori ASU utilizzati dall’Amministrazione Regionale siano stati penalizzati da decisioni supportate da alcuni deputati dell’Ars in merito all’integrazione oraria da assegnare, ex lege in modo tale che disattende le normative in vigore.
Ugl Autonomie Sicilia, Ale Ugl e SGB hanno ottenuto l’inserimento di un emendamento che riporta nei giusti canoni legislativi la norma in trattazione, individuata al comma 1 dell’art. 6 del DdL n° 245.
“Il sindacato- si legge nel documento di protesta- rappresenta lo strumento che garantisce la possibilità di fare sentire la propria voce ad ogni singolo lavoratore. La piazza è costituita dai lavoratori, attori protagonisti del proprio destino. Il primo step, di natura squisitamente sindacale ha prodotto un importante risultato, ma solamente quale inizio di un iter legislativo, anche intriso di possibili tortuosità, declinabili all’interno del Palcoscenico di Palazzo dei Normanni. In quest’ottica, i lavoratori ASU dei Beni Culturali devono difendere, in prima persona, compatti, i propri diritti, perorando l’approvazione dell’emendamento in trattazione da parte dell’unanimità della Deputazione Regionale. I lavoratori Asu direttamente utilizzati dal Dipartimento regionale Beni culturali reclameranno i loro diritti così come come da sentenza n° 199/2020 del 21 luglio 2020 della Corte Costituzionale”