A fronte di maggiori presenze nel settore del turismo che hanno proiettato questa stagione estiva la Sicilia verso un dato record di presenze pari o forse superiore alle statistiche del 2014, si va invece verso un inverno difficile ed in alcuni casi drammatico per tanti lavoratori del comparto turismo, commercio e servizi.
Per la Fisascat Cisl Sicilia appare ineludibile una soluzione immediata per scongiurare il rischio di povertà in assenza di lavoro, garantendo un reddito di garanzia per i lavoratori che non potranno accedere alla Naspi o che dalla stessa non avranno le risorse sufficienti per affrontare i mesi di bassa stagione nella condizioni di disoccupati involontari.
“Il turismo era e rimane la principale fonte di reddito per tanti lavoratori siciliani – afferma il segretario regionale aggiunto della Fisascat Cisl Sicilia, Pancrazio Di Leo – come in provincia di Messina, dove nel primo polo turistico dell’isola, nella zona ionica, si contano oltre 10 mila lavoratori impiegati in questo settore. Pertanto si ritiene necessario un provvedimento di cui si faccia carico la Regione Siciliana per dimostrare concreto e fattivo sostegno ai lavoratori del turismo, commercio e servizi come evidenziato da questo sindacato nelle battaglie intraprese sulla richiesta di modifica della Naspi e con relativa petizione e raccolta firme posta all’attenzione del Governo italiano. In particolare appare plausibile un’iniziativa che possa ripetere quanto avvenuto in Trentino Alto Adige, dove il Consiglio provinciale di Trento ha dato disponibilità all’adozione di una delibera per i lavoratori interessati dalla problematica della Naspi, con relativo impegno quindi a farsi carico di un’attività di sostegno al reddito (in assenza di lavoro) con assegno unico a partire dal 1 gennaio 2018″.
“Si ritiene in sostanza – sottolinea Mimma Calabrò, segretario generale della Fisascat Cisl Sicilia – che in Sicilia, territorio dove si vive di turismo, la Regione Siciliana – sulla base anche di un precedente impegno deliberativo in materia assunto ad unanimità dall’Assemblea regionale in materia di Naspi – possa e debba farsi carico di trovare le risorse in bilancio per prevedere una forma idonea di sostegno al reddito dei lavoratori, intervenendo laddove non ha inteso sinora farlo il Governo italiano”.
”Si tratterebbe – aggiunge Salvatore D’Agostino, segretario generale della Fisascat Cisl Messina – di un fondo che richiederebbe pochi milioni di euro, una somma non insormontabile che darebbe tranquillità e dignità a tanti lavoratori e a tante famiglie sino ad oggi rimane ‘ostaggio’ della riforma Naspi e della mancata correzione di questa normativa capestro”.