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Le Vie dei Tesori: restaurate tre opere scelte dai social

venerdì 6 Dicembre 2019

Al termine della tredicesima edizione de Le Vie dei Tesori, tre gioielli torneranno a risplendere grazie al supporto di Lottomatica Holding, e con il coinvolgimento di giovani restauratori dell’Università di Palermo.

Il contest on line lanciato sul portale del Festival, che ha totalizzato oltre diecimila voti, ha premiato tre beni: un olio prezioso della Cappella della Mortificazione di Trapani, il Campanile del Carmine di Marsala, le Sfingi dell’Orto Botanico di Palermo.

La chiesa della Mortificazione di Trapani

L’olio della Cappella della Mortificazione è un dipinto realizzato tra il XVI e il XVII secolo da autore ignoto, che raffigura “La Pietà con le sante Lucia e Agata”: ha urgente bisogno del recupero che permetterà di rileggere le figure. È stato il tesoro in assoluto più votato dal popolo social del festival chiamato a scegliere il bene da restaurare.

E la tela è stata scelta dal 41,50 per cento dei votanti, di staccando di pochissimo la cupola del campanile del Carmine di Marsala – uno dei siti più curiosi e intriganti aperti durante il festival, per sole due persone alla volta – che lo ha tallonato per tutto il contest e ha chiuso con il 40,9 per cento dei voti.

Terze – con l’8,9 per cento dei votanti – le maestose Sfingi settecentesche in pietra di Billiemi dell’Orto Botanico di Palermo. Adesso per i tre beni si prepara il cantiere di restauro, in collaborazione con l’Università di Palermo e il coinvolgimento di studenti formati e in formazione,per una scelta precisa del Festival che punta a dare opportunità ai giovani.

Quest’anno, accanto allo staff che lavora tutto l’anno, sono stati oltre 500 i collaboratori del Festival, cui si sono aggiunti i volontari, i tirocinanti universitari, gli studenti in alternanza scuola-lavoro delle scuole, tutti formati e assicurati.

“Ragazzi straordinari – dice Laura Anello, presidente della Fondazione Le Vie dei Tesori – ai quali cerchiamo di offrire opportunità, nello spirito di una manifestazione nata da un gruppo di professionisti che ha fattouna scelta di cittadinanza attiva per la propria terra. Ragazzi che riscoprono attraverso l’esperienza del Festival la consapevolezza delle potenzialità di un Sud orgoglioso della propria storia, fuori da logiche di rassegnazione, per un grande progetto di educazione al patrimonio. Adesso saranno adesso coinvolti in questa campagna di restauri di beni che hanno un forte valore identitario per le comunità. Ringrazio Lottomatica che ha condiviso la nostra missione affiancandoci in questo progetto, e che ha deciso di sostenere i restauri”. 

La votazione on line ha fatto seguito alla grande partecipazione collettiva delle città al Festival, che quest’anno ha registrato oltre 400 mila ingressi: Trapani è già alla sua seconda edizione e quest’anno ha visto una crescita importante raggiungendo i 16.506 visitatori, mille in più dello scorso anno. E Marsala non è stata da meno: prima tra le “debuttanti” con 8322 presenze. In tutte e due le città c’è stato un vero passaparola tra i follower e in tantissimi hanno voluto partecipare al contest: il restauro dei beni apparterrà virtualmente a tutti i cittadini.

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