Il Collegato approda a Sala d’Ercole. Almeno un suo primo stralcio. Il disegno di legge 738 arriva all’attenzione dell’Assemblea Regionale Siciliana. A rappresentare il Governo in aula c’erano l’assessore al Bilancio Alessandro Dagnino, l’assessore al Territorio e all’Ambiente Giusy Savarino e l’assessore allo Sport e al Turismo Elvira Amata. Si tratta di un testo che mira a sanare alcune questioni ordinamentali in modo da evitare eventuali impugnative o perdite di fondi. Non mancano però le proposte di modifica che prevedono impegno di spesa.
C’è la norma sugli eventi a Messina
Fra queste figura anche quella che introduce il famoso fondo da 500.000 euro da concedere in merito alle celebrazioni del 70° anniversario dalla sottoscrizione della convenzione di Messina. Una norma chiesta a gran voce dal centrodestra e dal gruppo di Sud Chiama Nord già durante la discussione del disegno di legge relativo alla riforma del turismo. “E’ evidente l’esigenza di intervenire tempestivamente – ha dichiarato in aula l’assessore al Bilancio Alessandro Dagnino -. Rischieremmo altrimenti di fare una cattiva figura con la presidenza della Repubblica“.
Spazio ad ASI, Ufficio del Cerimoniale e norme ordinamentali
Fra gli interventi citati in aula dall’esponente della Giunta Schifani figurano l’abrogazione della norma che prevedeva l’acquisizione del Centro Direzione del Consorzio ASI di Brancaccio, a Palermo. Fatto che, secondo Dagnino, “permetterà di far rientrare il bene nella procedura di liquidazione del ramo aziendale“. Presente inoltre relativa ai consorzi ASI. In particolare, risulta presentata una proposta di modifica che permetterà di estendere, anche agli uffici dell’area della Sicilia Orientale, la possibilità di avvalersi di strutture di supporto. Fra le norme ordinamentali, Dagnino ha citato in aula la proposta volta ad introdurre la figura del caregiver nell’ambito dell’abbattimento delle barriere architettoniche. Nella lista figura poi la norma che mira a potenziare il Dipartimento del Cerimoniale, compensando così i pensionamenti avvenuti all’interno dell’Ufficio di Presidenza.
Le opposizioni chiedono tempo
Dalle opposizioni sono arrivate richieste, poi accolte, di posticipare l’analisi degli emendamenti alla giornata di domani. “Oltre al merito degli emendamenti tecnici, ritengo che bisogna cercare di parlare con il Governo per capire la necessità di simili norme – ha commentato il capogruppo del PD Michele Catanzaro -. Altrimenti è chiaro che quest’aula rischia di trovarsi davanti ad un muro. Vorremmo capire qual’è la fretta di approvare questo testo adesso e non aspettare il primo stralcio del Collegato“.
Su alcune proposte di modifica chiede una riflessione anche il capogruppo del M5S Antonio De Luca. “Non c’è nessun tipo di preclusione all’accoglimento delle proposte – sottolinea l’esponente pentastellato -. Ma noi vogliamo leggerle ed esaminarle. Ci possono essere cose tecniche che vanno affrontate con urgenza, mentre altre possono essere rinviate ad altro momento. Non c’è l’urgenza di andare a nominare un comandato a destra o uno a sinistra“.
Una lunga serie di proposte
In aula sono stati poi approfonditi ulteriori proposte di modifica. Fra queste quelle portate avanti dall’assessorato allo Sport di Elvira Amata. L’emendamento in questione prevede infatti una modifica alle procedure di assegnazione delle risorse previste nell’alveo del fondo da sei mlioni di euro relativo alla ristrutturazione degli impianti sportivi di Comuni e Liberi Consorzi. La norma prevede di passare dall’istituto dell’acquisizione a quello del trasferimento. Ciò per evitare lungaggini burocratiche.
L’esponente di Fratelli d’Italia Giusy Savarino ha invece illustrato la proposta di modifica con la quale si prevedeva di recepire la legge relativa alla norma salva-casa, in modo da mettere i comuni siciliani in una condizione di parità rispetto al resto d’Italia.
Altre due norme, illustrate dal presidente della I Commissione Ignazio Abbate, riguardano invece la stabilizzazione degli educatori socio-pedagogici nelle Asp siciliane, attraverso una sanatoria di una parte oggetto di possibile impugnativa relativa agli aspetti socio-educativi, e lo spostamento in avanti dell’efficacia temporale della norma che prevedeva l’esezione del Durc per quelle aziende agricole colpite da stato di calamità, allineando le procedure alla stato di crisi concesso dal Governo Nazionale fino al 31 maggio 2025. L’aula, presieduta in quel momento dalla deputata regionale di Forza Italia Luisa Lantieri, ha concluso i lavori, aggiornando la seduta a mercoledì 12 febbraio.