Arriva all’atto finale il braccio di ferro sul contenzioso ormai ultraventennale tra Comune di Taormina e l’ex Impregilo-Imprepar. Sono scattate infatti le liquidazioni con i primi pagamenti dovuti dalla casa municipale al colosso delle costruzioni ed è praticamente pronta la proposta di transazione che potrebbe scrivere una parola decisiva per la risoluzione della vicenda. Sono stati intanto pagati dal Comune, attraverso l’attività sovrintesa dalla Commissione liquidatoria, due parti del contenzioso con le rispettive somme da 300 mila euro e Un milione 900 mila euro.
E la prossima settimana dovrebbe partire la proposta che riguarda il filone principale dello scontro tra il Comune e l’impresa, con la Commissione che rispetto ai 28 milioni pretesi dall’ex Impregilo ha ritenuto ammissibili soltanto 18 milioni e rispetto a questo importi sarebbe pronta a proporre una transazione da circa 11 milioni. Non si esclude che in extremis possa anche esserci un’ulteriore mossa con qualche ulteriore valutazione dell’organo liquidatorio, che sta attenzionando tutta la vicenda tenendo conto pure del fatto che nel contenzioso “ballano” altri 9 milioni al momento sub iudice, sui quali si attende il pronunciamento della Corte d’Appello. In tal caso, insomma, la proposta da 11 milioni potrebbe essere ritoccata e a quel punto i tempi potrebbero allungarsi in un contesto che comunque si avvia in questo mese verso il momento cruciale.
La HCE – società incorporante dell’ex Imprepar-Impregilo – ha presentato un ricorso nei confronti del Comune in Cassazione ma l’intesa possibile che potrebbe arrivare dalla materia transattiva potrebbe, a questo punto, portare ad una svolta anche su questo fronte. C’è fiducia a Palazzo dei Giurati sulla possibilità di risolvere il “tormentone” di un contenzioso che si trascina dagli Anni Novanta senza una soluzione.
Non rientra, invece, nel contesto delle varie procedure che vengono poste in essere e non verrà, quindi, reclamato l’esito della Commissione Collaudo dei parcheggi, che a suo tempo aveva quantificato circa 40 milioni di euro di danni che il Comune avrebbe potuto chiedere ad Impregilo. A quanto risulta, in sostanza, non ci sono stati poi dei pronunciamenti nelle aule di tribunale e di conseguenza quella maxi-richiesta non è rientrata nella vasta attività di cui si sta occupando la Commissione Liquidatoria.
La casa municipale non avrebbe portato avanti quelle risultanze e non avrebbe maturato il titolo per chiedere quella somma che, in pratica, era esorbitante in maniera analoga a quella che è stata reclamata a più riprese da Impregilo. L’aspettativa del Comune, sia della Commissione Liquidatoria che dell’Amministrazione in carica, è quella di un “sì” da parte dell’ex Impregilo ad una transazione per liberare in via definitiva l’ente dallo spettro di questo contenzioso e per non lasciare in sospeso il caso per il futuro, quando il Comune avrà concluso la fase di dissesto e tornerà “in bonis”.