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“Mafia e massoneria”, Pullara a ilSicilia.it: “Non ho avvisi di garanzia, Lauria? Angelo è un mio amico”

giovedì 1 Agosto 2019

Carmelo Pullara, deputato regionale di Popolari e autonomisti, il cui nome è stato tirato in ballo nell’inchiesta su “mafia e massoneria”, è tranquillo del fatto suo: “Non sono coinvolto in nessuna vicenda giudiziaria. Non ho ricevuto nessun avviso di garanzia”.

I due filoni di indagine che hanno investito la sua figura politica attraverso alcune intercettazioni sembrano non intaccare la sua flemma, anche se in queste ore si è aggiunta carne al fuoco sulla sua figura da deputato regionale.

Proprio ieri i carabinieri del Ros e del comando provinciale di Agrigento, con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, hanno svelato uno scenario inquietante delle attività di cosa nostra agrigentina. In particolare della famiglia di Licata, guidata dal 79enne Giovanni Lauria. Tra i sette fermati, oltre ad esserci Angelo e Vito Lauria spicca la figura di Lucio Lutri, funzionario della Regione e massone del Grande Oriente d’Italia.

Questa inchiesta fa seguito a degli arresti di alcuni boss nell’agrigentino. Circa un mese fa finiva in manette il capo mafia di Licata, Angelo Occhipinti ed altri affiliati. Anche quella volta il nome di Carmelo Pullara era chiacchierato attraverso delle intercettazioni.

Onorevole come è possibile che il suo nome è presente in alcune intercettazioni di due filoni di indagine nell’agrigentino?

Voglio con chiarezza e forza dire che non mi è arrivato nessun avviso di garanzia. Sarebbe ben altra cosa, per quello che leggo nei giornali: io non rilevo fatti dove la mia persona viene tirata in ballo con riscontri rispetto alle cose che vengono dette.

Ma il boss di Licata parlava di lei…

La prima indagine riguarda una persona che io non ho mai visto o incontrato. Oggi io non sarei in grado di abbinare il volto al nome. Nemmeno se entrasse adesso da quella porta.

Quindi…

Io in provincia di Agrigento prendo 10mila voti di cui 5mila li prendo solo a Licata. La mia disponibilità ad avere colloqui con la gente è ampia. Certo evito di avere a che fare con persone che ho la certezza che sono per qualche modo coinvolte in vicende oscure. Sto tutto il giorno in mezzo alla gente. Ovviamente cerco di fare le cose secondo legge. Io mi chiedo, si può mai pensare che la persona che ha parlato di me, potesse dire, ma io a questo Pullara non lo conosco? Tanti si vantano di rapporti e della mia conoscenza.

Ma lei pensa che un boss mafioso abbia bisogno di vantarsi della conoscenza di un politico?

Io questo non lo so. Ma mi deve credere e lo ripeto: oggi io non sarei in grado di abbinare il volto al nome.

Mentre per la seconda indagine. Anche lì il suo nome è saltato fuori?

Angelo Lauria è un mio grande amico di infanzia. Ritengo e spero per lui che si sia trovato malauguratamente in questa situazione. La parte che a me è conosciuta è una parte di persona perbene, lavoratore, di famiglia. Io con il farmacista Lauria ho un rapporto di amicizia da sempre. Siamo anche vicini di campagna. Le mie telefonate a lui sono amichevoli. Nelle telefonate ho solo cercato di dare un aiuto come faccio da sempre e da anni senza tornaconti o altro. Per quanto di mia conoscenza e per quello che posso verificare è persona perbene. Ritengo che se lei oggi dovesse andare a Licata direbbero la stessa cosa nei suoi confronti. Le posso fare un esempio?

Mi dica…

Sulla vicenda di Montante lei lo avrebbe mai pensato? Ci parlavano tutti. Carabinieri, pezzi di procura, politici. Voglio dire con tutto il rispetto: la mia valutazione rispetto a Lauria è dovuta alla conoscenza da quando eravamo piccoli. Ed oggi moralmente non posso smorzare il mio sentimento nei suoi confronti.

E su Lutri che mi dice…

Lutri era un funzionario regionale. Come me, tanti qui in Ars lo conoscono.

Stando alle carte della inchiesta Halycon, ossia la vicenda dei Lauria, lei risulterebbe iscritto nelle liste della loggia massonica “Arnaldo da Brescia” di Licata il cui maestro venerabile è proprio Vito Lauria”.

Io ho compilato l’auto certificazione qui all’Ars e non sono un massone. Anzi, le dirò di più, ho votato a favore di due emendamenti per far estendere anche ad altri, l’obbligo di questa certificazione.

Onorevole ha pensato di farsi sentire dagli organi inquirenti al di la del fatto che non è indagato?

Sto valutando con il mio avvocato il da farsi. Ma io sono molto tranquillo glielo dico sinceramente.

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