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“Mafia senza onore”, è il volume scritto da Maurizio Scaglione ed Elio Sanfilippo, presentato in anteprima a Villa Magnisi, sede dell’Ordine dei Medici di Palermo. Un libro della Navarra editore e con foto di Francesco Bellina.
Non sono mai esistite due diverse mafie, una buona ed una cattiva, bensì soltanto un’unica feroce macchina delittuosa che ha agito contro la legalità, a danno della vita e della libertà di innocenti: questo è il filo conduttore della narrazione. E in più ostacolando l’evoluzione di una terra, la Sicilia, condannata per decenni al sottosviluppo e al depauperamento economico e civile.
Un lungo viaggio della Sicilia, dal 1945 a oggi, narrato dagli autori attraverso la violenza e gli orrori della criminalità mafiosa, realizzato con l’obiettivo di cancellare la grande impostura secondo cui la mafia rispettasse un suo codice di onore e risparmiasse donne e bambini. Tra le pagine si ripercorrono tanto le storie più illustri, da Falcone e Borsellino, a Peppino Impastato, Pio La Torre, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Boris Giuliano, Rocco Chinnici e Ninni Cassarà, gli omicidi dei piccoli Claudio Domino e Giuseppe Di Matteo, quanto quelle quasi sconosciute di vittime non illustri: una donna uccisa per errore al mercato, un bambino che gioca per strada, una coppia di anziani al bar, braccianti che tornano dal lavoro, imprenditori che si oppongono al pizzo. Storie forti e truci, corredate da materiale fotografico inedito del fotografo Francesco Bellina, frutto di una accurata ricerca sul campo di luoghi e di personaggi, sia vittime che carnefici.
Lo scopo della vendita è puramente sociale, perché parte dei proventi del libro sarà, infatti, devoluta alla Missione Speranza e Carità per l’acquisto di strumentazione sanitaria per l’area pediatrica. All’incontro non ha potuto partecipare Biagio Conte, trovandosi in eremitaggio e in forte clausura.
“La presentazione di questo volume serve per riflettere su quello che succede. Il titolo è importante: sappiamo che la mafia onore non ne può avere. – afferma Toti Amato, Presidente dell’Ordine dei Medici di Palermo – . I medici vengono a contatto con tante persone e l’onore di essere medici è sapere riconoscere il mafioso e allontanarlo in maniera risoluta. Occorre sapere che il ricavato dalla vendita sarà devoluto a chi si occupa, e in questo caso Biagio Conte, di recuperare vittime quali donne e bambini”. Una iniziativa importante per contribuire “ad avere strumenti sanitari o consentire un’attività sanitaria che possa alleviare le sofferenze di tante persone, e compito del medico è assistere chi ha bisogno – aggiunge Amato – Donne e bambini sono le persone più fragili, sappiamo che molti hanno perso la vita. Ricordiamo il piccolo Di Matteo, qua vicino c’è una strada intitolata al piccolo Domino che fu ucciso mentre usciva da scuola. Cerchiamo di fare qualcosa nel nostro piccolo”.
“Sfatiamo il mito che esista una mafia buona ed una cattiva – spiega Elio Sanfilippo, autore del libro ‘Mafia senza onore’ – Esiste una mafia la cui esistenza ha costellato di orrori e nefandezze, creando lutti e rovine, distruzioni. Per cui il libro è un viaggio attraverso gli orrori della mafia che parte dal 1945 per arrivare ai giorni nostri, e attraverso questo lungo viaggio il lettore potrà comprendere meglio le vittime dimenticate, raccontando come la mafia si accaniva contro donne e bambini. Il libro darà il suo contributo utile a sollecitare e a risvegliare la ripresa di un movimento antimafia che in questi ultimi tempi si è un pò affievolito”.
“Un gruppo di delinquenti si appropria si appropria di una parola bellissima: onore – dice Maurizio Scaglione, autore del libro ‘Mafia senza onore’ e direttore editoriale de ilSicilia.it – L’onore è un valore importante, e nel libro Elio Sanfilippo ed io raccontiamo, con foto e documenti, momenti ben precisi, perché la parola onore deve appartenere alle persone per bene”.
“Sosterremo il lavoro di Biagio Conte con una parte del ricavato, come hanno deciso gli autori – specifica Ottavio Navarra, editore del libro ‘Mafia senza onore’ – Come casa editrice, abbiamo accolto positivamente la proposta di Maurizio Scaglione ed Elio Sanfilippo. Un gesto utile, bello per una storia ed un’esperienza che caratterizzano la vita di Palermo”.
Tra i presenti a Villa Magnisi, Mario Conte, giudice della Corte d’Appello di Palermo, che ha fatto una sintesi sullo stato dell’arte della Magistratura italiana, anche alla luce dello scorso referendum sulla giustizia. “Non è un momento facilissimo, perché abbiamo avuto anche noi dei problemi, è un settore che, secondo me, andrebbe attenzionato con maggiore cura dagli addetti ai lavori. temo che con queste riforme non si sia tenuto troppo conto del pensiero degli addetti ai lavoro. Io sono un magistrato e non commento le regole ma le applico, ma sarebbe meglio che per il futuro, le cose venissero concordate sentendo l’opera e il punto di vista degli addetti ai lavori. Sul fronte dell’azione penale, c’è una notevole risposta da parte della società civile. L’opera dei magistrati e delle forze dell’ordine è inutile se non c’è una forte collaborazione da parte della società che deve decidere da quale parte stare: se stare dalla parte delle regole e dello Stato, o dalla parte della criminalità. Ma credo che, da un pò di tempo a questa parte, la società si sia schierata dalla parte giusta”.
La lotta alla mafia e il rispetto alla legalità sono principi che le nuove generazioni sono tenute a custodire, lo ha spiegato Padre Gianni Notari Direttore istituto di formazione politica Pedro Arrupe. “Mai perdere la memoria dei tanti martiri che hanno segnato il nostro tempo, tenere viva la memoria significa collocarsi in un filone storico dove c’è chi ha creduto alla possibilità di un mondo nuovo. Oggi, i giovani hanno bisogno di lasciarsi coinvolgere da queste narrazioni, investendo pienamente se stessi. Tutti insieme dobbiamo fare la nostra parte fino in fondo. I cittadini devono prendersi cura della propria città per migliorare il mondo”.