Non piove stamane a Catania all’indomani del nubifragio che ha flagellato la città e l’intera provincia e che ha provocato la morte di un uomo, uscito dalla sua auto circondata dall’acqua e tirato fuori dai soccorritori senza vita da sotto la sua automobile.
Ingenti anche i danni con allagamenti a strade, negozi e abitazioni. Numerosi ieri sono stati gli interventi di soccorso dei Vigili del fuoco specialmente ad automobilisti rimasti intrappolati nelle loro auto in strade diventate fiumi in piena. Sono circa 190 le richieste di soccorso che devono ancora evadere i Vigili del fuoco, che durante la notte hanno smaltito quelle arrivate ieri, circa una quarantina, specialmente per allagamenti a case e scantinati e per rimuovere ostacoli dalle strade.
“Rispetto ad ieri – ha detto il capo dei Vigili del fuoco di Catania Giuseppe Biffarella – abbiamo ora un incremento in termini di uomini giunti dalla Puglia che sono attrezzati per fronteggiare scenari alluvionali. Qualora tornassero a verificarsi, potremo dare ulteriori risposte”.
Intanto stamane è giunto a Catania il capo dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio che sta partecipando in Prefettura ad una riunione con le autorità territoriali e le strutture operative riunite nel centro coordinamento soccorsi.
Notte metereologica di ‘tregua’ a Catania, dove il cielo è coperto, ma non piove. Nella notte è caduta poca acqua, mentre il vento continua a soffiare con una certa costanza. Ma si teme sia una ‘pausa’ per il ventilato arrivo, da domani, di un ciclone in formazione tra la Sicilia e Malta che si teme possa assumere caratteristiche tropicali diventando un uragano mediterraneo, mediaticamente chiamato ‘MediCane’. Lo scenario è al centro del vertice in corso nella Prefettura di Catania presieduto dal capo dipartimento della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio. Il nubifragio ha già fatto registrare due vittime: un 53enne annegato ieri dopo essere sceso dall’auto a Gravina di Catania, e un 67enne, tre giorni fa a Scordia.
La moglie di quest’ultimo è ancora dispersa, e le ricerche ancora continuano. Tutti e tre sono stati travolti dalla furia dell’acqua in strada. Nella tarda serata di ieri personale della Protezione civile regionale ha recuperato 200 persone che erano rimasta bloccate ai Maas di Catania, per partecipare a un concorso, poi sospeso e per liberare da detriti e acqua l’ingresso dell’ospedale Garibaldi Nesima.
Per tutta la notte personale del Comune ha lavorato per liberare le strade e mettere in sicurezza la viabilità in città. Restano ancora criticità nella zona sud di Catania.
Il fiume Dittaino risulta nella soglia, il Simeto scorre normalmente e il torrente Sortile è stato liberato dai detriti .E’ quanto emerge da un sopralluogo della Protezione civile regionale e comunale a Catania Rimangono chiusi al traffico il lungomare della Plaia di viale Kennedy e la via San Giuseppe La Rena fino all’incrocio con la base militare di Maristaeli.
Liberata la tangenziale. Rimangono alcuni dissesti in via Etnea, diverse criticità alla viabilità interna e qualche allagamento ad immobili e scantinati. Tutta la notte e stamattina squadre di Organizzazioni di Volontariato, tecnici del Dipartimento e del Comune lavorano per il ripristino. Le autostrade sono percorribili, la Strada statale 114 benché sia stata riaperta presenta alcune criticità