Controlli serrati e interventi tempestivi dei Carabinieri nell’ambito dell’operazione “Ferragosto sicuro”, disposta dal Comando Provinciale di Catania per garantire sicurezza a cittadini e turisti.
Nel corso del servizio straordinario, i militari della stazione di Camporotondo Etneo hanno denunciato un minore di San Pietro Clarenza per lesioni personali ai danni di un coetaneo. L’episodio è avvenuto intorno alle 22, davanti al municipio, dove la vittima era seduta su una panchina insieme ad altri amici. Senza apparente motivo, il ragazzo denunciato si sarebbe avvicinato e avrebbe sferrato un calcio al piede della vittima, scaraventandola poi a terra e facendole battere più volte la testa. Non pago, avrebbe continuato a colpire il coetaneo con calci alle gambe, fino a desistere.
Il giovane aggredito è stato soccorso dalla madre e portato al pronto soccorso di un ospedale di Catania, da cui è stato dimesso con una prognosi di oltre 20 giorni. Grazie a testimonianze e alla conoscenza del territorio, i Carabinieri sono riusciti in poche ore a risalire all’identità dell’aggressore, deferito all’Autorità Giudiziaria. La sua posizione resta comunque coperta dal principio di presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.
Sempre a Catania, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno invece arrestato un uomo di 42 anni e una donna di 55 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine, colti in flagrante a Ognina mentre tentavano di smontare infissi da un condominio in ristrutturazione.
La segnalazione alla Centrale Operativa era arrivata poco dopo le 20: la pattuglia è intervenuta in pochi minuti, sorprendendo i due mentre caricavano l’alluminio su un’auto già piena di refurtiva, tra cui uno scaldabagno. Bloccati senza possibilità di fuga, i due sono stati messi in sicurezza, mentre le altre pattuglie hanno garantito il presidio della zona e supportato i colleghi durante il sopralluogo.
La perquisizione ha permesso di recuperare nove infissi, uno scaldabagno e vari attrezzi da scasso, sequestrati insieme al mezzo usato per il furto. La refurtiva è stata restituita al proprietario.
L’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto, disponendo per entrambi l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, ferma restando la presunzione di innocenza fino a eventuale condanna definitiva.