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“Non esiste per noi il problema dell’uscita dell’Europa. Non e’ questa la nostra volontà ma non si può continuare a dire che se vince il centrodestra poi l’Europa non ci riconoscerebbe. Nel 2011 sono state le consorterie UE a mandare a casa il governo Berlusconi, perché volevano e vorrebbero un governo compiacente”. Lo ha dichiarato la presidente dei Conservatori e Riformisti Europei, Giorgia Meloni a Taormina, alla conferenza sull’Europa post-pandemica al festival Taobuk.
“Senza l’Italia l’Europa non esiste – ha detto Meloni -. Noi difendiamo interesse nazionale, poi una sintesi si può trovare ma sempre a difesa e a tutela degli italiani e non delle consorterie di chi vuole imporre le proprie politiche ai nostri cittadini. Sulle politiche bancarie c’è chi e’ stato troppo compiacente. Le politiche bancarie sono state cattivissime. Il problema dei derivati riguarda la Germania”.
“L’Euro ha creato squilibri. La Germania si e’ rafforzata e noi abbiamo perso su tutti indicatori macroeconomici. Eravamo il primo paese per spiegazioni e oggi siamo molto al di sotto. Non bisogna uscire da Euro o scioglierla ma riequilibrare la situazione. Non si può continuare a fare passare il messaggio che chi vuole rivedere le politiche sull’Euro sia anti-europeista. I problemi che stanno mettendo in ginocchio gli italiani vanno affrontati e risolti”.
“Oggi 30 milioni di italiani rischiano di essere segnalati alla centrale di rischio per la scopertura del credito. Sarebbe un’ulteriore ecatombe mentre c’è già una ecatombe economica ed occupazionale e per questo ho detto anche a Draghi che il nuovo regolamento europeo va sospeso. Serve una moratoria intanto almeno sino a quando non sarà finita la pandemia. Bisogna aiutare gli italiani e non escluderli dall’accesso al credito”.
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