Il passaggio della consigliera comunale Nicoletta D’Angelo, rieletta lo scorso giugno, da Forza Italia a Sicilia Vera ha scatenato una serie di polemiche. La D’Angelo infatti era l’unica consigliera di Forza Italia che adesso non ha più alcun rappresentante in consiglio comunale. Sulla vicenda è intervenuta la coordinatrice provinciale di Forza Italia Bernardette Grasso: “Gesto beffardo e ingeneroso per il partito e gli elettori”.
Adesso arriva la replica di Pippo Lombardo, presidente di Sicilia Vera, partito con il quale Nicoletta D’Angelo si sta candidando alle Regionali.
“Anche se non possiamo accettarne lo sfogo, comprendiamo lo smarrimento dell’On.le Bernadette Grasso, eletta all’ARS nel listino bloccato su volere di Miccichè, di fronte al processo di desertificazione di Forza Italia a Messina- commenta Lombardo– La responsabilità di tale situazione di abbandono non può essere scaricata sulle scelte di singoli consiglieri, ma va ricercata nella mancanza di leadership in quel partito nella nostra provincia. Ricordiamo alla Grasso che per il consiglio comunale Forza Italia ha presentato una lista debole che ha potuto superare lo sbarramento del 5% solo grazie alle circa 850 preferenze della D’Angelo, risultato che ha registrato una corsa ad accaparrarsi i meriti da parte di dirigenti di Forza Italia che poco o nulla avevano fatto per determinarlo. Né si può dimenticare come lo stesso partito abbia svolto una campagna elettorale totalmente appiattita sulle posizioni di qualche potentato locale, che non poteva avere per loro un esito diverso da quello che ha avuto”.
Il presidente di Sicilia Vera inoltre ricorda alla coordinatrice provinciale di Forza Italia che nel precedente mandato, durante l’amministrazione De Luca, proprio il gruppo di forzisti, del quale faceva parte Nicoletta D’Angelo ha sostenuto quelle azioni che hanno portato ai finanziamenti per il risanamento, in posizione autonoma rispetto a quella del coordinamento provinciale.
“E’ stata Nicoletta D’Angelo, infatti, a coordinare la posizione favorevole dei suoi colleghi d’aula di FI ed a far esprimere un voto favorevole alle nostre proposte, valutandone, di volta in volta la corrispondenza con gli interessi della città. In relazione poi al presunto ruolo di FI per fare avere risorse finanziarie alla città di Messina per lo sbaraccamento o altro, basterebbe chiedersi perché avendo quel partito già ricoperto ruoli nell’ambito del governo nazionale e regionale, ha atteso l’iniziativa di Cateno De Luca per intervenire? Forse Berlusconi non era mai stato informato dalla Grasso o da altri esponenti di Forza Italia sul problema delle baraccopoli messinesi? Se consiglieri, amministratori e sindaci scelgono di aderire al nostro progetto e non a quello della Grasso, sempre che ne abbia uno, qualche motivo ci sarà e per questo la stessa farebbe meglio a riflettere”