Le nuove povertà interessano sempre più ampie fasce di popolazione ma contemporaneamente si fanno meno visibili meno incasellabili. E mentre intere famiglie precipitano nel baratro la società del consumismo diventa anche quella dello spreco alimentare. Per riequilibrare una bilancia che si è rotta l’ Ufficio Diocesano per i Problemi Sociali e del Lavoro e l’Associazione “Gli Invisibili” hanno unito le forze nell’iniziativa Cibo Condiviso (CiCO).
Padre Sergio Siracusano e Cristina Puglisi Rossitto, che con gli Inviisibili sta portando avanti con successo Benefit (la boutique solidale QUI), hanno avviato il progetto “Cibo Condiviso” che mira a ridurre lo spreco alimentare collegando le attività commerciali locali con le persone bisognose.
Questa iniziativa, usando due leggi che incentivano le donazioni alimentari, “Legge del buon Samaritano” e la “Legge Gadda”, ha un duplice obiettivo: da un lato, combattere lo spreco alimentare, riducendo il cibo che finisce nei rifiuti, dall’altro aiutare coloro che sono in situazioni di vulnerabilità fornendo loro alimenti freschi e di qualità.
I dati messinesi purtroppo non lasciano scampo e già negli anni scorsi gli Invisibili avevano avviato un progetto per aiutare le famiglie in difficoltà, oltre a quella del pane sospeso anche la spesa solidale (Donhaus).
L’idea del Cibo Condiviso unisce due realtà opposte, quella di chi getta via e quella di chi ha bisogno. In pochi giorni sono già tante le aziende che hanno aderito con entusiasmo a CiCo.
E’ un progetto particolarmente caro a Padre Sergio Siracusano, dell’Ufficio Diocesano per i Problemi Sociali e del Lavoro, che riflette l’impegno Pastorale costante nel sostenere chi è nel bisogno e promuovere una comunità più solidale, perchè questa iniziativa è una testimonianza tangibile dell’importanza di lavorare insieme per un mondo migliore.
In collaborazione con le attività commerciali locali, grazie ad una fitta rete di volontari di territorio, “Gli Invisibili” hanno messo in atto un sistema di ritiro delle eccedenze alimentari, evitando che cibo perfettamente commestibile vada sprecato. Oggi sono 61 i volontari che provvedono a ritirare le eccedenze alimentari e a consegnarle direttamente alle famiglie per il consumo. E’ proprio questo il meccanismo che va incontro a chi sta affrontando un periodo di fragilità economica ma non vuol arrendersi.
Padre Sergio e Cristina Puglisi Rossitto invitano altre attività a unirsi a questa nobile causa, aderendo ad un progetto di sicurezza alimentare e sostenibilità ambientale.
Per ulteriori informazioni sul progetto “Cibo Condiviso” e su come partecipare o supportare questa iniziativa
email: invisibilimessina@gmail.com
telefono: 347 3259964
Social: gruppo facebook Gli Invisibili