“Distrazione o cosa? Insensibilità o cosa? Accanimento o cosa? Come si può pensare di eseguire dei lavori adesso in pieno centro e per 1 mese esatto (quello delle festività) eliminando decine di parcheggi nelle arterie a ridosso del viale San Martino e inibendo qualche marciapiede?“. Il consigliere comunale e capogruppo di Fratelli d’Italia Libero Gioveni, allertato da alcuni increduli e indignati commercianti del centro, stigmatizza pesantemente la decisione di Amam e Amministrazione di voler eseguire i lavori per il rifacimento della rete idrica cittadina in pieno centro proprio nel periodo più importante dell’anno, penalizzando di fatto tutte le attività commerciali delle vie limitrofe a piazza Cairoli e all’isola pedonale.
“Prima con l’ordinanza n. 1675 del 20 novembre e poi con l’ordinanza n. 1726 del 28 novembre – evidenzia Gioveni – sono stati collocati i cartelli di divieto di sosta nelle vie Dogali, Lombardo Pellegrino, Risorgimento, Centonze e in parte di via Dei Mille, per consentire appunto i lavori per conto di Amam rispettivamente nei periodi 24 novembre/24 dicembre e 1 dicembre/7 gennaio, alcune dei quali iniziati appunto da una settimana e altri che iniziano oggi! Non si può non definire assurda e incomprensibile questa decisione – commenta il consigliere – in un’area commerciale in cui gli esercenti aspettavano proprio questo periodo per risollevare il loro fatturato“.
“Ora, al netto dell’importanza di eseguire questi lavori per ridurre le perdite idriche – prosegue l’esponente di FdI – possibile che non ci si renda conto di come questa programmazione sia assolutamente inopportuna e deleteria in questo periodo? Chiedo, pertanto, una immediata sospensione di queste lavorazioni con conseguente rinvio a gennaio e quindi revoca delle ordinanze – conclude Gioveni – perché alle certamente importanti esigenze di rifacimento della rete idrica cittadina occorre contemplare altri tipi di esigenze, ossia quelle legittime della categoria dei commercianti a cui, specie in questo periodo, l’Amministrazione non può non tendere una mano“.




