Messina senz’acqua. Anche la città dello Stretto sta fronteggiando l’emergenza siccità ed una serie di disagi che da nord a sud fino ai villaggi (sopratutto collinari) stanno esasperando i messinesi. L’amministrazione Basile, che nei mesi scorsi ha avviato interventi per il miglioramento della rete idrica evidenzia come Messina non sia nella stessa situazione drammatica di altre città dell’isola ma dall’opposizione si levano richieste di dimissioni e proteste. Fratelli d’IItalia nei giorni scorsi ha chiesto le dimissioni della presidente Amam Loredana Bonasera (QUI) ed ai meloniani ha risposto De Luca (QUI).
L’AFFONDO PD
Adesso ad affondare il colpo è il coordinamento provinciale Pd che punta il dito contro gli assessori di riferimento Francesco Caminiti e Massimo Minutoli. “Il sindaco pare non comprendere l’aggravamento di una situazione che non è dovuta unicamente alla cosiddetta “emergenza” siccità, ma che invece rappresenta una conseguenza di quello che si è fatto, anzi di quello che non si è fatto in questi anni- si legge nella nota-A fronte in una strategia di comunicazione farlocca, che trasformava semplici interventi di manutenzione ordinaria della condotta del Fiumefreddo, in azioni straordinarie, oggi arriva in città sempre meno acqua! la realtà è molto diversa. Se le perdite rimangono oltre il 55% come al momento dell’insediamento della Giunta De Luca, ci si domanda a cosa sono serviti tali interventi se la condotta principale del Fiumefreddo rimane ne più e ne meno quella di sei anni fa”.
MESSINA A SECCO
I dem sottolineano come non si siano cercate in tempo nuove fonti di approvvigionamento dedicando energie e personale alla realizzazione di fontane luminose e musicali, utili per qualche spot elettorale, ma non per dare risposte alle esigenze dell’utenza. Fioccano le proteste e le segnalazioni di famiglie e interi condomini in merito al fatto che anche rispetto alla nuova tabella di razionamento l’acqua non arrivi che per qualche ora e con una pressione insufficiente da non consentire il riempimento dei serbatoi collocati ai piani superiori.
IL DISASTRO E LA PROPAGANDA
“In questa condizione drammatica invece l’Amministrazione Comunale ostenta totale controllo della situazione In città mancano anche le autobotti necessarie e quelle poche non riescono ad approvvigionare i tanti palazzi dotati di serbatoi privati. A fronte di questo disastro addirittura, il Sindaco si è pubblicamente compiaciuto per aver ricevuto i complimenti dal Presidente Schifani, che pare abbia dichiarato, in merito all’emergenza idrica, che a Messina si sta facendo un ottimo lavoro: e se lo dice chi non si è reso conto che si stava prosciugando un lago come quello di Pergusa e che 1/3 della Sicilia si stava desertificando, c’è da crederci. L’Amministrazione Basile – De Luca la smetta con questa insopportabile stucchevole propaganda e prenda atto di disservizi e del peggioramento complessivo della situazione, ammetta di avere sottovalutato la situazione, nei tempi e nei modi, offra alla città dati reali e non dati ammantati di una falsità negata da riscontri oggettivi, sia sull’attivazione che sulla portata reali dei pozzi, nonché sui tempi dell’erogazione”.
PD: DIMISSIONI
Il Pd chiede al sindaco da un lato di individuare soluzioni concrete a breve termine, dall’altro invita gli assessori ai rapporti con le partecipate Francesco Caminiti e alla Protezione civile Massimo Minutoli a trarre le conclusioni per non avere programmato, prevenuto e definito una strategia che almeno limitasse i danni.
LE PROPOSTE DEM
I dem concludono chiedendo un tavolo permanente a cui partecipino i rappresentanti del Genio civile, della Prefettura, del Comune e di AMAM e di tutti quegli enti coinvolti nella gestione idrica per monitorare quotidianamente l’approvvigionamento idrico, le misure messe in atto per fronteggiare la crisi. E’ urgente anche definire una ‘road map’ a breve termine concreta e sostenibile iniziando dall’immediata interruzione dell’irrigazione delle aree a verde cittadine che utilizzano l’acqua potabile dell’acquedotto, si obblighino tutti i proprietari di fonti e pozzi privati cittadini, a contribuire in maniera solidale alla crisi idrica cittadina e si ottimizzi la gestione dei pozzi Amam.
COMMISSARIO PER IL BILANCIO
Il Pd auspica uno scatto di serietà e trasparenza, altrimenti meglio sperare in ulteriore commissariamento come quello già avvenuto sul bilancio dell’ente. Il comune è stato commissariato dalla Regione per non aver approvato il conto consuntivo 2023 nei termini previsti, roba che se Cateno De Luca fosse stato all’opposizione avrebbe scatenato l’inferno ma a Messina è passato più o meno sotto silenzio se non per l’affondo della senatrice Dafne Musolino.
REPLICA SUD CHIAMA NORD
A stretto giro di posta è arrivata la replica al Pd dal coordinamento provinciale di Sud chiama Nord. “Riteniamo che il tenore della nota sia al limite della realtà. Appare chiaro dalle eccezioni sollevate che l’attacco è strumentale e fine a se stesso. Affermare oggi che Messina è a secco a fronte di città che razionano l’erogazione un paio di volte alla settimana, come Caltanissetta, Agrigento, Custonaci, e Licata, solo per citarne alcune, significa davvero non guardare con obiettività la situazione.Ci sono zone in città che più di altre soffrono? Si, le abbiamo individuate e abbiamo anche predisposto un piano di interventi per rispondere alle istanze di chi soffre maggiormente la carenza di acqua”.
ScN: SPECULATE SUI DISAGI
Per ScN la situazione al momento non è d’emergenza e si danno risposte in base alle segnalazioni che giungono. Il gruppo deluchiano contesta ai dem di fare politica sulla pelle dei cittadini che stanno vivendo disagi. “Esasperare un tema che è stato ampiamente affrontato anche nel corso di un apposito consiglio comunale la dice lunga… A proposito, ma il coordinamento provinciale del PD è stato aggiornato sui lavori dell’ultima seduta del consiglio comunale nel corso della quale i consiglieri del PD hanno sostanzialmente condiviso le azioni messe in campo dall’amministrazione comunale per fronteggiare la crisi idrica che sta colpendo tutta la Sicilia?Difatti, le proposte avanzate dal PD coincidevano con le soluzioni illustrate in consiglio da Amam e amministrazione! L’attacco del PD provinciale, è, pertanto, mera strumentalizzazione politica, ovvero desiderio di fare a tutti i costi gratuita polemica, speculando sui disagi della gente”