Quarantanove migranti sono stati salvati a Capo Ponente a Lampedusa. Il gruppo, composto da sudanesi, somali, gambiani, ivoriani e marocchini, è arrivato, con un barchino di metallo di 5 metri, sulla terraferma per poi arrampicarsi sugli scogli.
Ad accorgersi dei migranti, è stata una motovedetta dell’assetto Frontex che li ha recuperati, uno ad uno, assieme ai militari dell’unità di soccorso V1104 della guardia di finanza. I 49 hanno riferito di essere partiti da El Hamra, in Tunisia, a mezzanotte di martedì scorso e d’aver pagato 500 euro per la traversata. Tutti sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola dove, dopo il trasferimento di ieri sera di 164 ospiti, c’erano appena 7 persone.
Nella stessa giornata i poliziotti della squadra mobile di Agrigento hanno arrestato un tunisino di 42 anni che, sbarcato a Lampedusa, è risultato essere destinatario di un ordine di carcerazione del tribunale di Bologna e responsabile di reingresso illegale in Italia. L’immigrato, espulso nel 2021 quale sanzione alternativa alla detenzione, è tornato a Lampedusa, sbarcando nei giorni scorsi. In Italia doveva espiare la pena residua di 7 mesi e 28 giorni di reclusione, nonché pagare 2 mila euro di multa, perché condannato per ricettazione, uso di atto falso e contraffazione del permesso di soggiorno. L’uomo è stato portato alla casa circondariale Pasquale Di Lorenzo di Agrigento