Oltre trenta cittadini hanno impugnato, presso il TAR Sicilia, la Delibera della Giunta Comunale (3 luglio 2019 n.121) che adotta il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) della Città di Palermo, al fine di interrompere un iter che considerano “parziale” e per nulla partecipato. I ricorrenti hanno incaricato come legali rappresentanti gli avvocati Nadia Spallitta e Anna Cucina.
Venerdì 25 ottobre alle ore 11, presso lo Spazio Lolli, è indetta la conferenza stampa di presentazione del ricorso.
I ricorrenti ritengono che il PUMS adottato, “oltre ad un grave gap procedurale, definito dal DM 4.8.2017, non sia dovutamente commisurato alle esigenze della Città di Palermo e disconosca le esigenze della Città Metropolitana per la quale, invero, avrebbe dovuto predisporsi”.
Il PUMS è ritenuto dall’UE quale insieme di azioni pianificatorie e programmatorie per il raggiungimento di importantissimi obiettivi sociali, sanitari e ambientali, per una mobilità urbana sostenibile, come, ad esempio, la riduzione delle emissioni inquinanti e climalteranti, e l’inversione delle gerarchie della mobilità, attraverso una seria razionalizzazione delle risorse economiche al fine di massimizzarne i risultati.
Al contrario, i ricorrenti ritengono che l’attuale Amministrazione Comunale «abbia intrapreso la stesura del PUMS quale atto “giustificatorio” di scelte non condivise con la cittadinanza, con le associazioni di categorie e con il libero mondo scientifico e professionale».
Durante la conferenza saranno illustrate le motivazioni del ricorso e le ulteriori considerazioni tecnico amministrative che hanno condotto, se non costretto, i ricorrenti a intraprendere una decisa e convinta azione nei confronti della delibera.
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