“Le autorizzazioni comunali per i servizi di spiaggia e la costruzione dei chioschi a Mondello sono state rilasciate oltre 60 anni fa, conregolare licenza edilizia e planimetria vistata. Costituiscono la base storica e amministrativa, certa e verificabile, dell’assetto dei servizi sul lungomare. Si tratta di atti ufficiali e pubblici, incluso innumerevoli sentenze, che qualcuno avrebbe potuto verificare prima di lanciare accuse infamanti. La diffusione reiterata di ricostruzioni inesatte, infatti, non danneggia solo una società che nel tempo ha dato lavoro a centinaia di persone: lede l’immagine della città di Palermo che merita un racconto fondato su atti e responsabilità reali”. Così dichiara in una nota ufficiale l’amministratore delegato della Mondello Italo-Belga, Antonio Gristina.
“Quindi niente chioschi ‘usurpati’ o ‘privi di titolo’. I documenti contraddicono i racconti televisivi centrati su memorie personali o semplificazioni fondati sulle dichiarazioni dell’immancabile “eroe” anoi ben noto per non aver corrisposto neanche le imposte le spese legali a cui viene regolarmente condannato dai diversi Tribunali nelle sentenze, molte delle quali già definitive”, continua la nota.
“Come ricordato anche dal Primo Cittadino, nelle dichiarazioni rese il 20 ottobre, i profili relativi a perimetri e canoni si definiscono nelle sedi competenti, non nei talk show. La Società – conclude la nota – opera alla luce del sole e sottoposta solo alla legge. Ci riserviamo di agire a nostra tutela contro queste ricostruzioni artatamente portate avanti per colpirci e senza che vi sia il minimo rispetto dei canoni giornalistici, nonché della deontologia professionale”.