Inizieranno a breve i lavori per la realizzazione delle opere di allestimento e l’innovazione tecnologica del patrimonio custodito all’interno del Museo Archeologico regionale “Antonino Salinas” di Palermo. È stato firmato, infatti, nei giorni scorsi, il contratto d’appalto per la realizzazione dei lavori, aggiudicati a seguito di gara ad evidenza pubblica dell’Urega di Palermo.
Lo comunica l’Assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà, per il quale “dopo gli interventi di restauro dello storico edificio e a quattro anni di distanza dalla riapertura del Museo Salinas, si potrà finalmente completare l’opera di riqualificazione e offrire ai visitatori la piena fruizione del prezioso patrimonio archeologico custodito. Il completamento degli spazi espositivi con allestimenti moderni e funzionali e la dotazione di strumentazioni tecnologiche all’avanguardia è un obiettivo importante che conferma l’impegno del Governo Musumeci nella valorizzazione delle strutture museali e dei luoghi storici. Mi piace evidenziare – sottolinea l’assessore Samonà – che mentre in questo momento il governo nazionale spegne le luci dei luoghi della cultura, la Regione Siciliana utilizza la chiusura forzata per potenziare i musei e migliorare la qualità delle strutture e dei servizi offerti”.
Gli interventi in programma riguarderanno prevalentemente il primo e secondo piano dell’edificio, anche se alcuni accorgimenti, sotto il profilo della dotazione tecnologica saranno destinati anche al piano terreno dove si trova la luminosa agorà, la prestigiosa sala che in questi anni è stata sede di interessanti momenti di promozione culturale di livello internazionale.
A breve la consegna dei lavori all’impresa aggiudicataria, per un importo di 1.357.515 euro. Il progetto, che sarà realizzato dalla Repin Srl, un’impresa siciliana, curerà in particolare gli allestimenti delle sale espositive, con particolare cura all’intervento sulle luci che hanno un particolare ruolo in ragione della struttura conventuale dell’edificio.
Una particolare attenzione sarà dedicata alla dotazione di moderni sistemi di comunicazione e all’utilizzo delle nuove tecnologie che consentiranno di apprezzare al meglio il vasto e prezioso patrimonio custodito all’interno del Museo.
Tra le innovazioni che saranno introdotte si prevedono simulazioni, sale immersive, collegamenti virtuali in grado di mettere in relazione il Museo con il territorio circostante, attraverso collegamenti con i luoghi di provenienza degli oggetti esposti; tutto questo, grazie alla creazione di una rete sistemica finalizzata alla valorizzazione dei luoghi, con informazioni relative all’intero bacino del Mediterraneo.
Gli strumenti offerti, diversi per tipologia di pubblico in ragione dell’età e degli interessi, consentiranno a ciascun visitatore di organizzare il proprio itinerario in maniera flessibile e personalizzata per rendere l’esperienza di visita unica e speciale.
Gli strumenti di innovazione tecnologica per la comunicazione andranno ad integrare gli apparati didattici e didascalici a corredo all’esposizione. In particolare si farà ricorso ad impianti multimediali interattivi.
Nella cella prospiciente l’atrio maggiore, dove è esposto il cosiddetto Torso di Mozia, sarà videoproiettata su due pareti la ricostruzione dell’isola di Mozia, dove è stato rinvenuto il reperto. In una stanza specificatamente adibita sarà realizzata, inoltre, la ricostruzione virtuale della Tomba Regina con un sistema multimediale immersivo che prevede videoproiezioni che occuperanno tre pareti.
Nell’ambiente dove saranno esposti i pannelli provenienti da Solunto, verrà virtualmente ricostruito, con sistema multimediale immersivo comprensivo di un tappeto interattivo, il Triclinium che decoravano.
Per la realizzazione dei percorsi previsti è, ovviamente, richiesto un complesso lavoro scientifico che comporterà, oltre che l’impegno dei esperti che operano all’interno della struttura museale, anche la collaborazione attiva di specialisti del settore ed in particolare degli Istituti di ricerca e delle Università, alcuni dei quali hanno già contribuito allo studio delle collezioni del Museo.
Sono previsti, infine, rilievi e disegni di reperti, documentazioni fotografiche, realizzazione di filmati di breve durata ma funzionali alla necessità di fornire utili informazioni. Faranno parte dell’offerta, infine, la pubblicazione di un catalogo del Museo, di e-book e prodotti editoriali multimediali, oltre che di altri prodotti editoriali tradizionali, come guide monografiche, guide generali del museo differenziate in relazione alle diverse fasce di utenza, guide brevi, guide di sezioni, cataloghi, brochure.