“Servono una coalizione e un progetto politico che sappiano tornare a parlare all’area più vasta del popolo italiano, quella dei moderati. Noi abbiamo il dovere di dare un tetto a chi non si riconosce né nel populismo grillino né nella sinistra e per farlo pensiamo che serva un ampio progetto all’interno del quale ognuno deve conservare la propria identità“. Parola del Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, che ha commentato anche le difficoltà di convivenza all’interno dell’esecutivo gialloverde: “il Governo nazionale è costretto a restare in piedi, attraverso un accordo di compromesso programmatico, proprio perché non c’è una alternativa all’alleanza Lega-M5s“.
Una presa di posizione particolarmente attesa dopo le ultime esternazioni di Gianfranco Micciché, che a più riprese ha chiamato i moderati a costituire un argine antipopulista e a schierarsi contro il sovranismo, attaccando a più riprese la Lega, spingendosi a ipotizzare una lista unica per le prossime elezioni Europee.
Il modello a cui Musumeci guarda è quello “ripristinato alla Regione siciliana: un centrodestra organico. Pare che ci siano delle difficoltà, ostacoli – ha aggiunto – ed è chiaro che se non saremo tutti d’accordo sarà difficile varare questo progetto, ma voglio sperare ancora una volta che la Sicilia possa essere laboratorio e, al tempo stesso, anticipatrice di scelte innovative, che si proiettano anche su una dimensione nazionale“.
Insomma, per il momento la lista unica non sarebbe all’ordine del giorno del governatore, ma semmai una coalizione vasta, e gela chi sperava che il governatore sciogliesse il nodo del voto di primavera per il rinnovo del parlamento europeo lanciando il proprio movimento quale partner di un soggetto unico: “A me sembrano troppo vicine le elezioni europee per potere consentire che un progetto politico innovativo possa essere condiviso dalla base e dal territorio. Mi sembra che per le Europee possa apparire difficile creare questo progetto politico – ha detto Musumeci – Magari si potranno pensare altre formule, altre aggregazioni, patti federativi. Il progetto potrebbe nascere subito dopo. Il mio movimento Diventerà Bellissima – ha concluso il governatore – terrà il congresso generale il 27 gennaio e in quella data si deciderà anche quale sarà la linea da adottare per le Europee“.