“Se non piove per qualche tempo, a Palermo e dintorni scatta l’emergenza idrica. Se piove un po’ più del normale, quasi tutta la città resta con i rubinetto a secco. Siamo davvero sicuri che sia soltanto ed esclusivamente colpa del clima?”. Lo afferma Sabrina Figuccia, consigliere comunale dell’Udc di Palermo, che prosegue: “Non è possibile che basti qualche capriccio del cielo per mettere in ginocchio un’intera città, costringendo parecchi commercianti a chiudere i propri negozi e i cittadini a fare lunghissime code nelle pochissime fontanelle ancora presenti in città”.
“Se il tempo, e i suoi sbalzi, sono responsabili, è altrettanto responsabile l’Amministrazione comunale e tutte le sue aziende, a cominciare dall’Amap, che, nei periodi di calma, non riesce, o non sa fare, i normali interventi di pulizia e di manutenzione degli impianti, degli invasi, delle condutture, che, se fatti per bene, eviterebbero poi di ridurre l’intera città nelle attuali condizioni: scuole chiuse, ospedali riforniti con le autobotti, ma soprattutto l’intera popolazione palermitana a fare i conti con la mancanza d’acqua”.
“Si dice sempre che l’esperienza dovrebbe insegnare – conclude Figuccia – ma evidentemente questo detto non si adatta al sindaco Orlando ed ai suoi, costretti sempre ad inseguire emergenza dopo emergenza, e mai pronti a fare tesoro del passato affinché simili criticità non si ripetano ciclicamente”.
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