Alla fine ha avuto ragione lui, il sindaco di Palma di Montechiaro Stefano Castellino: lo stop al protocollo sulle demolizioni degli immobili abusivi siglato dalla precedente amministrazione con la Procura non c’entrava con il procacciamento di voti. Il giudice per l’udienza preliminare, Francesco Provenzano, del tribunale di Agrigento, ha disposto il “non luogo a procedere perché il fatto non sussiste” verso l’attuale primo cittadino.
La questione giudiziale era nata dopo che Castellino aveva deciso di non applicare il protocollo sottoscritto dal suo predecessore con la Procura in materia di demolizioni di edifici abusivi. L’potesi dei pm era che Castellino lo avesse fatto per interessi elettorali.
Gli avvocati del sindaco di Palma di Montechiaro, i legali Santo Lucia e Vincenzo Alesci, hanno invece rivendicato la legittimità della condotta di Castellino. Il gup ha ritenuto valide le tesi del collegio difensivo e ha dichiarato il non luogo a procedere perché il fatto non sussiste.
L’atto politico difeso dal sindaco e dai suoi avvocati è che se il comune non è nelle condizioni di procedere alla demolizione di tutti gli immobili, può determinare dei criteri di priorità. Tra quelli scelti da Castellino, riconosciuti legittimi, c’era quello di demolire gli immobili nella disponibilità di soggetti condannati per associazione mafiosa. La revoca del protocollo di intesa non rispecchiava quelle individuate dal sindaco, che, oltre al criterio che riguardava gli immobili della criminalità organizzata, aveva individuato anche il rischio da dissesto idrogeologico e il vincolo paesaggistico. Insomma, Castellino correva il rischio di essere processato per voler demolire gli immobili abusivi dei mafiosi. Per fortuna non è andata così.
“Ho accolto con enorme felicità la decisione del gup Provenzano, sulla cui autorevolezza ho sempre confidato“, ha commentato il sindaco Castellino. “Il pronunciamento per il non luogo a procedere perché il fatto non sussiste è la migliore delle formulazioni possibili. Grazie al lavoro egregio degli avvocati Alesci e Santo Lucia è stato dimostrato che la mia azione amministrativa è ispirata alla massima legalità. Abbiamo sempre, in maniera puntigliosa e ossequiosa rispettato la norma, nella libertà delle scelte politiche. Abbiamo potuto chiarire che non era mai stato interrotto il processo delle demolizioni“.