Nel capoluogo i vigili del fuoco sono intervenuti per spegnere cumuli di rifiuti dati alle fiamme nei quartieri periferici dove la raccolta è rimasta bloccata per giorni provocando la formazione di cataste di spazzatura nella zona dei cassonetti.
In provincia ci sono stati alcuni roghi di macchia mediterranea: ieri pomeriggio tra Montelepre e Terrasini con l’intervento dell’elicottero, ieri in serata i pompieri e i forestali sono stati impegnati nelle campagne di Corleone , Termini Imerese e Piana degli Albanesi. Oggi la protezione civile per il gran caldo ha diramato l’allerta rossa in metà Sicilia, in provincia di Trapani e Palermo, per il rischio incendi.
Non si arresta invece l’emergenza spazzatura a Palermo, la situazione dei giorni scorsi non è cambiata in diversi quartieri della città. Strade invase dai rifiuti che impediscono alle auto di circolare in sicurezza, marciapiedi inibiti ai pedoni costretti a camminare sulle carreggiate.
Tutti i cassonetti di via Thaon de Revel e della via Ammiraglio Niscastro, strade che perimetrano la caserma “Cascino” dell’Esercito, straboccano di sacchetti che invadono anche le strade. Rifiuti anche davanti anche alla sede di ‘Sicilia digitale’, società della Regione siciliana.
Stessa situazione anche in via Guido Jung, traversa di via Ammiraglio Rizzo e in via Lanza di Scalea. Ma le cose non cambiano in altre zone della città, come per esempio alla Zisa e a Borgo Nuovo, dove il rischio che qualcuno dia fuoco ai cassonetti come già avvenuto resta alto.