Nuova aggressione in un carcere. E’ accaduto ad Augusta, nel siracusano. Lo rende noto Calogero Navarra, segretario nazionale per la Sicilia del Sappe – Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.
“Stamani – spiega -, durante la perquisizione ordinaria, un detenuto 30enne italiano ha aggredito un poliziotto penitenziario della casa di reclusione di Augusta, colpendolo con un pugno al volto. La situazione sta diventando esplosiva: la mancanza di personale e una tendenza atta al recupero di persone che non vogliono essere recuperate per essere inserite nella societa’ sta penalizzando la custodia. Il personale di Polizia Penitenziaria e’ stremato dai turni di 8 ore, a volte anche 16 continuative, frutto di una organizzazione del lavoro scellerata e non condivisa dal Sappe. Ai vertici del carcere chiediamo una forte azione di repressione: il regime aperto di detenzione si sta confermando un vero fallimento!”.
Donato Capece, segretario generale del Sappe, sollecita il Ministro e il Capo del Dap a intervenire: “Questa di Augusta è l’ennesima grave e intollerabile aggressione da parte di detenuti ai danni di appartenenti alla Polizia penitenziaria a soli sette giorni da un’altra violenta aggressione”.
“Al collega contuso – aggiunge – va la nostra vicinanza e solidarietà nonché un ringraziamento particolare per l’intervento che nonostante le conseguenze riportare ed incuranti di qualsiasi pericolo ha permesso di bloccare il detenuto violento. La situazione nelle nostre carceri resta allarmante e la realtà è che i nostri poliziotti continuano ad essere aggrediti senza alcun motivo o ragione. È intollerabile ed inaccettabile!”.