Dai pericoli della crisi afghana alle nuove mafie e alle risorse del Pnrr: la criminalità organizzata è una minaccia concreta per le imprese, l’economia, il tessuto sociale provato dalla pandemia. L’ Aula Bunker “Ucciardone” di Palermo ospita la Seconda Conferenza Operativa (OC-2) nell’ambito della Rete Operativa Antimafia @ON, sul tema “Il contrasto alle organizzazioni criminali di alto livello e ‘mafia-style’ – Sfide per le Forze di Polizia e le Autorità Giudiziarie”.
Nel corso dell’incontro si è fatto il punto su quelle che sono le nuove minacce della criminalità organizzata e sugli strumenti di prevenzione e contrasto del fenomeno mafioso e in ambito terroristico internazionale. Erano presenti il Capo della Polizia Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Lamberto Giannini, il Procuratore Capo della Procura europea (EPPO) Laura Codruța Koevesi, il Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo Federico Cafiero De Raho oltre ai rappresentanti delle Istituzioni ed Agenzie Europee, e delle Forze di Polizia italiane e straniere.
Quanto “costa” ai cittadini europei la criminalità organizzata? Quali sono i danni provocati dalle attività illegali al bilancio dell’Unione? Lo spiega, descrivendo un quadro allarmante, il Procuratore capo europeo (Eppo), Laura Codruta Kovesi: “Dal 4 giugno abbiamo registrato più di 1700 casi criminali che sono rientrati nella nostra competenza, abbiamo avviato 300 indagini per un danno stimato all’Ue di circa 4 miliardi di euro. Abbiamo confiscato più di 10 milioni di euro provento di attività criminali e indagato su frodi al bilancio europeo. Riteniamo che ogni anno vengano persi più di 50miliardi di euro nel bilancio dell’UE per questo tipo di frodi”.
Oltre all’evidente danno economico, le mafie incidono negativamente sulla fiducia dei cittadini nelle istituzioni pubbliche. In un videomessaggio, il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli ha dichiarato: “I gruppi del crimine organizzato usano i poteri illegali per infiltrarsi nei vari settori dell’economia, addirittura all’interno delle istituzioni pubbliche, intaccando la sicurezza dei cittadini e la loro fiducia nelle autorità. Contrastare le mafie deve essere una priorità dell’agenda europea. In questi mesi l’Europol ha avvertito che “la pandemia ha rappresentato un’occasione d’oro per la criminalità“.
Sono passati poco più di trent’anni dall’inaugurazione di quest’aula per uno dei processi storici contro la criminalità. Oggi come allora la criminalità resta invasiva, ma le forze di polizia offrono il loro contrasto. Avvertiamo l’esigenza di cooperare a livello europeo per non consentire alle mafie di mettere le mani sui fondi Next Generation UE“. L
Il Comandante Generale della Guardia di Finanza, generale Giuseppe Zafarana ha spiegato invece che “nell’ambito della perdurante contingenza pandemica, il Corpo ha focalizzato la propria attenzione su una strumentalizzazione da parte della mafia in settori fragili e malleabili e dunque più facilmente soggetti al riciclaggio. Il nostro impegno è quello di monitorare le erogazioni del PNRR che potrebbero attrarre gli interessi delle Mafie aprendo nuovi scenari e sfide europee. E’ un obiettivo importante impedire che i fondi dovuti alla pandemia possano cadere nelle mani della criminalità organizzata”.
Di uniformità nei sistemi di prevenzione e contrasto e di collaborazione internazionale ha parlato il Procuratore Nazionale Antimafia, Federico Cafiero De Raho. “Per contrastare le mafie – ha detto – vanno organizzate tutte le informazioni in un unico armadio digitale, condiviso da tutti i paesi d’Europa e facilmente consultabile per poter intervenire in maniera puntuale”.