La Dda di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio nei confronti di 8 persone, tutte coinvolte a vario titolo nell’inchiesta che lo scorso luglio ha fatto luce sulla presunta riorganizzazione della famiglia mafiosa di Sciacca (Agrigento), ma anche sui rapporti tra mafiosi, politici ed imprenditori del territorio.
A tre degli otto indagati viene contestata l’associazione di stampo mafioso: si tratta di Domenico Friscia, 61 anni, ritenuto il nuovo boss della cosca di Sciacca, e degli imprenditori Giuseppe Marciante, 37 anni, e Michele Russo, 45 anni. Richiesta di rinvio a giudizio è stata avanzata nell’ambito dello stesso procedimento anche nei confronti di Maurizio Costa, 64 anni, ex dirigente della Protezione civile, indagato per corruzione e falso, dell’insegnante Vittorio Di Natale, 49 anni, ex consigliere comunale di Sciacca e candidato non eletto alle amministrative del 2022, e di Rosario Catanzaro, 65 anni, di Sciacca. Di Natale e Catanzaro sono accusati di scambio elettorale politico-mafioso.
Chiesto il rinvio a giudizio per favoreggiamento infine nei confronti di Michele Galluzzo, 52 anni, e Antonina Friscia, di 79, entrambi di Sciacca. L’udienza preliminare si è tenuta davanti il gup Carmen Salustro, che ha rinviato l’udienza al 4 aprile per sciogliere alcune riserve su questioni preliminari sollevate dalla difesa.