Da San Martino delle Scale arriva un messaggio netto: le opposizioni sono unite. Secondo M5S, PD e Controcorrente, “il Presidente Schifani è fuggito dalle sue responsabilità, dopo aver riportato indietro la Sicilia con tre anni di scandali, mala gestione e spreco di risorse”.
Per questo motivo, dopo il “ritiro” di due giorni alle porte di Palermo è stata decisa la presentazione di una mozione di sfiducia firmata di 23 i deputati dei gruppi di opposizione.
I tre gruppi si rivolgono a tutti gli altri parlamentari regionali: “Mandiamo un messaggio chiaro: è il momento di mandare a casa il governo Schifani, che ha riportato in vita il cuffarismo come metodo di governo in tutta la macchina regionale, a partire dalla sanità”.
“Siamo a un punto di svolta cruciale: chi sostiene la mozione sceglie di liberare questa terra; chi non la sosterrà, evidentemente, sceglierà di non farlo”.
Le opposizioni ribadiscono che la Sicilia ha bisogno di una guida nuova, credibile e libera da ombre che ne rallentano sviluppo e dignità istituzionale.
“È il momento della responsabilità — concludono — e della costruzione di un futuro diverso per la nostra regione”.
“Alla luce delle scelte dei gruppi parlamentari sulla presentazione della mozione di sfiducia, le segreterie regionali Pd, M5S e Controcorrente non solo concordano sulla presentazione della stessa, ma rilanciano ad una azione congiunta a supporto della mozione con mobilitazione dei territori per sensibilizzare i siciliani tutti. A chi ci chiede se siamo pronti a dimetterci, rispondiamo che siamo prontissimi. Ma ricordiamo che servono 36 firme contemporanee, altrimenti subentrerebbero i relativi primi dei non eletti, facendo un grande favore a Schifani. Forse qualcuno non conosce le regole del gioco”. Lo dichiarano Nuccio Di Paola, coordinatore regionale Movimento 5 Stelle, Valentina Chinnici, vice segretaria del Pd Sicilia e Ismaele La Vardera, coordinatore regionale di Controcorrente.




